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Sacri Monti in Lombardia: scopriamoli insieme

sacri monti 1Alla fine del Medioevo i pellegrinaggi in Terra Santa erano del tutto proibiti, dopo che gli arabi avevano scacciato gli ultimi crociati dalle terre d’Oriente.

Ma il forte bisogno dei pellegrini di trovarsi per pregare sulla tomba di Cristo spinse la Chiesa a inaugurare un progetto che, con il passar dei secoli, sarebbe diventato un crocevia di fede, arte, e anche turismo, quello dei Sacri Monti.

I primi Sacri Monti, con le loro cappelle piene di statue dipinte che ricordavano la storia della Madonna e dei primi discepoli di Cristo, nacquero in Piemonte, ma anche la Lombardia ha due complessi di questo tipo, con una storia tutta da raccontare.

Dal 2003 fanno parte del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO, uno dei dieci siti presenti in Lombardia.

Sacro Monte di Ossuccio

Collocato sul lato occidentale del Lago di Como, il Sacro Monte di Ossuccio, si apre sull'incantevole panorama del lago e dei suoi dintorni.

Il complesso devozionale è su un pendio a 400 metri d'altezza immediatamente alle spalle di Ossuccio e di fronte all’isola Comacina, in una splendida posizione sul lago, che permette di vedere la punta di Bellagio e le cime lecchesi.

I lavori di edificazione del Sacro Monte cominciarono nel 1635, dove già sorgeva il Cinquecentesco santuario della Madonna del Soccorso, pare per iniziativa dei Francescani e delle famiglie nobili locali. Dell'epoca è ancora conservato il dipinto, che rappresenta la Vergine col bambino Gesù e Sant'Eufemia, datato 1501.

Il Sacro Monte si snoda su quindici cappelle dedicate ai Misteri del Rosario, realizzate tra il 1635 e il 1710, distribuite lungo il percorso che conduce al santuario della Madonna del Soccorso, dove all’interno è posizionata l’ultima edicola.

L’insieme delle cappelle in stile barocco, cinte dalla vegetazione e collegate da una strada acciottolata che costeggia gli ulivi, crea una grande armonia fra architettura e paesaggio.

Le forme costruttive sono tra cappelle rettangolari barocche e cappelle a pianta centrale, mentre una particolarità architettonica sono i portici, che si estendono sulla strada per tutta la larghezza, creando uno stretto legame tra l’itinerario e le singole edicole.

Il Sacro Monte lariano, conserva duecentotrenta statue in stucco e in terracotta. 

Le opere di cui è nota la paternità sono le sculture in stucco di Agostino Silva e gli affreschi di Carlo Gaffuri, Innocenzo Torriani e Gian Paolo Recchi.

sacri monti 2Sacro Monte di Varese

Il Sacro Monte sopra Varese ha un percorso devozionale che si snoda lungo le pendici del Monte Velate, in una splendida posizione che si apre sullo spettacolo dei laghi prealpini e della pianura.

La Via Sacra venne costruita a partire dal 1604 grazie al padre cappuccino Giovanni Battista Aguggiari, che ordinò la costruzione di quattordici cappelle dedicate ai Misteri del Rosario, di cui l’ultima, con la Vergine accolta e incoronata nel Paradiso, avrebbe trovato il suo posto nel santuario al termine del percorso devozionale.

Il progetto di Padre Aguggiari poté trovare presto i fondi grazie alle comunità locali e famiglie abbienti e i lavori continuarono, in particolare per l’arredo delle cappelle, fino al diciassettesimo secolo.

Quello di Varese è il più uniforme artisticamente fra tutti i Sacri Monti del Piemonte e della Lombardia, infatti, le cappelle, le tre fontane e i tre archi che introducono ai Misteri vennero progettati da un solo architetto: Giuseppe Bernascone detto Il Mancino.
Tutte le cappelle hanno un portico di differente forma, decorato in uno stile molto sontuoso, che con porte e finestre a grate, oggi munite di vetri, permette di vedere gli interni con i loro gruppi di figure sceniche.

Al Sacro Monte di Varese hanno preso parte artisti notissimi nel panorama artistico lombardo, come Giovan Mauro della Rovere, uno dei Fiammenghini, Pier Francesco Mazzucchelli detto il 
Morazzone, Francesco Silva, i fratelli Recchi, Dionigi Bussola, Antonio Busca
Stefano Maria Legnani detto il Legnanino.

Nel 1983 Renato Guttuso venne incaricato da Monsignor Pasquale Macchi di dipingere un acrilico con la Fuga in Egitto in chiave contemporanea sulla parete esterna della cappella dedicata alla Natività.

Fa parte del complesso anche l'interessante Monastero delle Romite, eretto a fine Quattrocento. 

Il cuore del Sacro Monte è costituito dalla Via Sacra: che inizia nel rione Sant'Ambrogio e sale poi dolcemente per circa due chilometri fino al Santuario, passando per 14 cappelle collegate da quest’ampio e suggestivo percorso pedonale.

Grazie ad un attento lavoro di restauro, la Cripta del Santuario è stata riaperta al pubblico lo scorso novembre.

Oltre ad affreschi datati XIV e XV secolo, sono venuti alla luce interessanti reperti archeologici stratificati risalenti a un lungo periodo storico che inizia durante l'Impero Romano e termina nel Medioevo.

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