La Depressione: malattia dell'Anima
L'inverno è alle porte, con le sue giornate azzoppate, le sue ombre permanenti, il suo gelo incorporato.
In questa stagione esplode la depressione. Una volta era chiamata malinconia, corrode l'anima e moltiplica le tensioni della vita. La società moderna l'ha amplificata e non sempre chi ne soffre la riconosce. Persone celebri han convissuto con essa per anni e anni: Montanelli e Gassman, ad esempio, per citare due celebri personalità.
Appare e scompare, la depressione. Ti assale quando sei più indifeso e scarica nel cuore una tristezza infinita. I farmaci la addolciscono, le sedute cliniche la attenuano, ma non scompare dal curriculum del paziente, compressore che stritola ogni pace. Determinati avvenimenti la scatenano, provocatori d'insospettabile efficacia. Può mimetizzarsi per lunghi periodi, come una tigre dormiente nella foresta, poi dispiega la sua ferocia, fuori dalla ragione schematizzata.
Alcune volte confondiamo la depressione con la nostalgia, quel desiderio di ripercorrere itinerari appaganti. Essa d'induce, financo, a volte, ad un pianto liberatore, mentre uno smog di complessi intossica il tuo "io".
Di depressione raramente si muore, tuttavia ti scarnifica dentro, pronuba spesso della disperazione. Depressi si nasce. E la sensibilità acuisce i suoi pungiglioni. Depressi si vive, lontani dalla serenità e dal sorriso dell'anima.
Gaetano Tirloni
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