Prevenzione e cura della scoliosi: intervista al Dottor Antonio Petillo
La scoliosi è una patologia molto diffusa che interessa la colonna vertebrale e per chi ne soffrisse se non curata in modi giusti e tempi adeguati, potrebbe causare seri problemi sia per la schiena che per gli organi interni.
Abbiamo voluto intervistare Il dottor Antonio Petillo, medico chirurgo, specializzando in Ortopedia e Traumatologia presso il Policlinico Universitario Paolo Giaccone di Palermo.
SCOLIOSI, la patologia
Dottore spesso sentiamo parlare di scoliosi, cosa è in effetti la scoliosi e quali sono le cause che la determinano?
Il termine scoliosi deriva da una parola greca che significa curvatura, in effetti è una deformità della colonna vertebrale che provoca la presenza di una o più curve a livello della colonna. Nello specifico è definita come deviazione strutturale, laterale e rotatoria del rachide. Con il termine strutturale si indica che la curva, che si viene a formare, non è correggibile spontaneamente dal paziente, il termine rotatoria indica che le singole vertebre presentano una torsione intorno all’asse verticale del rachide. Per quanto riguarda le cause si riconosce un’eziologia congenita, neuromuscolare anche se la maggior parte delle scoliosi viene definita idiopatica, con questo termine si indica che la causa principale rimane ancora sconosciuta anche se si ritiene che abbia un ruolo importante la genetica ma con un’eziologia multifattoriale che comprende il tipo di accrescimento, il tono della muscolatura, anomalie del tessuto connettivo, influenza ormonale e di sostanze chimiche e anomalie nei riflessi posturali e del funzionamento del tronco encefalico.
Di sicuro è una patologia che influenza molto la vita del paziente in quanto soprattutto nelle scoliosi giovanili ed adolescenziali ci potrebbe essere un peggioramento della curvatura del rachide ed in questo caso potremmo avere importanti alterazioni posturali con dolore alla schiena e difficoltà e dolore nella deambulazione. Inoltre curve molto pronunciate con angoli di curvatura superiori a 45-50° possono provocare anche sofferenza degli organi interni poiché si va ad alterare la conformazione della gabbia toracica con sofferenza soprattutto del sistema cardio-respiratorio in quanto si crea una diminuzione dello spazio toracico con compressione dei suddetti apparati.
Scoliosi, i sintomi
Quali potrebbero essere i primi sintomi e cosa consiglia di fare nel momento in cui si sospettasse la presenza di una scoliosi?
Più che di primi sintomi parlerei di primi segni della patologia, in quanto segni tipici sono un’anomalia posturale con un’asimmetria delle spalle, delle coste o del bacino. Di solito, soprattutto nei pazienti in età giovanile ed adolescenziale, sono i genitori ad accorgersi di queste deformità. Nel momento in cui si sospettasse la presenza di una scoliosi la prima cosa da fare è rivolgersi al medico curante e far valutare il paziente da un ortopedico che prima tramite una visita con un attento esame obiettivo e poi con il supporto delle immagini RX può fare la diagnosi e impostare il corretto iter terapeutico.
SCOLIOSI, l'intervento
Una volta certi che ci sia una scoliosi, in che modo bisogna intervenire?
Il tipo di trattamento è correlato alla gravità della scoliosi ed all’età del paziente in quanto pazienti più giovani hanno una maggiore probabilità di peggioramento legata soprattutto al periodo di maggiore sviluppo muscolo scheletrico. Per scoliosi lievi e moderate si può intervenire con una terapia conservativa basata su fisioterapia, ginnastica posturale ed uso di corsetti ortopedici. La fisioterapia e la ginnastica posturale hanno lo scopo di attivare e rinforzare la muscolatura paravertebrale, invece il corsetto ortopedico ha lo scopo di prevenire la progressione della curva. Per scoliosi gravi è indicato il trattamento chirurgico che consiste nell’artrodesi delle vertebre coinvolte quindi nell’applicare una strumentazione costituita da due barre metalliche e viti dietro la colonna per raddrizzare per quanto possibile le curve. Fondamentale nella terapia della scoliosi sono i controlli seriati effettuati per tenere sotto “controllo” la curvatura della colonna e riconoscere precocemente dei peggioramenti, questi vengono effettuati con cadenza di circa 4-6 mesi.
SCOLIOSI, i comportamenti
In medicina, sappiamo bene che prevenire è meglio che curare, che tipo di prevenzione consiglia di fare?
E’ difficile parlare di vera e propria prevenzione nel caso delle scoliosi in quanto questa patologia non dà segni premonitori se non quando la deformità si è già instaurata. Detto ciò parlerei di comportamenti da mantenere per evitare di sovraccaricare la schiena e non dare modo di assumere atteggiamenti sbagliati. Una cosa importante da fare è mantenere una corretta postura evitando atteggiamenti che possano comportare un’accentuazione delle fisiologiche curvature del rachide, cosa molto difficile ai giorni nostri considerando il largo uso di smartphone e computer che portano inevitabilmente ad assumere posture scorrette nel loro utilizzo. Altri consigli sono quelli di mantenere un adeguato tono della muscolatura paravertebrale ed evitare l’eccessivo sovrappeso.