Quale la possibile origine del coronavirus?
Da dove ha origine il Coronavirus? È da tempo che ci si pone questa domanda poiché una risposta certa non è ancora stata data.
Vi sono ipotesi: dai pipistrelli, dal pesce, dai laboratori di ricerca di Wuhan; indizi, ipotesi ma manca la certezza, anche se qualcuno sicuramente ne conosce la causa, per il semplice fatto che dal nulla non viene nulla.
Abbiamo sentito che il Presidente degli Stati Uniti ha intenzione di indagare per venire a capo della questione, vedremo se vi sarà qualcosa di certo. Una delle ipotesi è quella che il virus fosse presente in un pipistrello che si stava studiando in laboratorio e che, per incuria o errore, il virus abbia intaccato l'uomo, che a sua volta...
E se a qualcuno venisse in mente di chiedere alla Cina il risarcimento dei danni subiti? Il Centro Studi britannico Henry J. Society pare stia già studiando questa possibilità.
Uno studio pubblicato sulla rivista Lancet a gennaio da parte di scienziati cinesi, si precisava che il primo caso di coronavirus scoperto l'1 dicembre non aveva nessun collegamento con il mercato del pesce, inoltre in quel mercato non si vendevano assolutamente pipistrelli. Sappiamo però che a circa 300 metri da quel mercato si trova la filiale di Wuhan del Centro cinese per il controllo e la prevenzione delle malattie, inoltre a dodici km si trova anche l'Istituto di virologia, ed entrambi questi Istituti stavano studiando i coronavirus dei pipistrelli allo scopo di prevenire l'esplosione di altre epidemie come la Sars.
Se così fosse, rimane comunque sempre la domanda di come può essere successo. Due sono le possibilità, o per un incidente naturale con il virus che è passato dal pipistrello all'uomo, oppure per un incidente di laboratorio, come ad esempio una infezione accidentale di un dipendente. Si parla anche di "arma biologica" creata in laboratorio, ma la cosa è tutta da dimostrare e poi è provato che il 2019-ncoV è identico quasi al 100% a livello di genoma a un coronavirus presente nei pipistrelli, quasi escludendo del tutto la manipolazione umana, lasciando quindi intatta la pista dell'incidente di laboratorio.
In una nota del 19 gennaio 2018, si porta a conoscenza che il laboratorio presentava una grave carenza di tecnici e personale addestrato per operare in massima sicurezza in un laboratorio di ricerca di quel tenore.
I tanti perché
Insomma, al momento non si hanno prove certe su come si sia originata questa disgrazia divenuta presto una pandemia, il governo cinese potrebbe chiarire definitivamente la questione, ma per ora il suo comportamento continua ad alimentare i dubbi, infatti, ci si chiede: perché il direttore del Centro ha proibito di diffondere informazioni sul virus, genoma compreso?
E perché il laboratorio di Shanghai che per primo ha diffuso la sequenza genomica del virus, in gennaio, il giorno successivo è stato dalle autorità chiuso? Perché il presidente Xi Jinping ha invocato l'approvazione di una nuova legge sulla biosicurezza? Perché ha proibito che ogni notizia e/o pubblicazione sulla ricerca dell'origine del coronavirus sia divulgata senza prima l'approvazione del partito comunista? Domande che se non ottengono risposte chiare lasciano indubbiamente aperture a sospetti.
Certo che se una volta scoperto l'arcano si volessero chiedere alla Cina i danni causato dal virus, la questione oltre che medica vedrebbe impegnati economisti pronti a quantificare e presentare il salatissimo conto.
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