Andrea Carlo Ferrari: il cardinale di Milano
Forse ai più giovani o ai nuovi milanesi, questo nome dice poco, invece la città di Milano è onorata di averlo avuto come arcivescovo, in seguito beatificato da Papa Giovanni Paolo II il 10 Maggio 1987.
Andrea Carlo Ferrari nasce in provincia di Parma nell’agosto del 1850 e muore in Milano nel febbraio del 1921. Nasce da una famiglia di modeste condizioni economiche, che tuttavia non gli impedì di rinunciare al suo desiderio di accedere al seminario, cosa che fece entrando nell’Istituto ecclesiastico di Parma, da dove uscì, nel 1873, sacerdote.
La sua carriera lo vogliono vicerettore del Seminario di Parma e professore di fisica e matematica. Nel 1877 fu nominato rettore dell’istituto, occupando le cattedre di teologia dogmatica, teologia morale e storia ecclesiastica. Nel Maggio del 1890 fu eletto vescovo nella Diocesi di Reggio Emilia – Guastalla, per essere l’anno dopo, trasferito alla Diocesi di Como. Anche in questa cittadina non rimase a lungo, infatti, Papa Leone XIII lo nomina cardinale e lo invia alla sede arcivescovile di Milano, siamo nel 1894.
La missione del Ferrari a Milano, improntata sull’esempio di San Carlo Borromeo, favorì la catechesi, arrivando alla presentazione di un testo unico di catechismo, e la predicazione. L’educazione cristiana dei giovani fu, per il cardinale, un tema importante, tanto che decise che presso ogni parrocchia ci fosse l’istituzione di un oratorio sia maschile sia femminile, affrontò inoltre il tema dell’istruzione religiosa cattolica nella scuola elementare. Un altro suo impegno cui si dedicò con tenacia, furono le visite pastorali in tutte le parrocchie della vasta arcidiocesi, dimostrandosi attento alle necessità del popolo, soprattutto del meno abbiente. La sua attenzione ai problemi del laicato, gli valse, purtroppo, una chiusura e un clima di ostilità presso gli ambienti curiali romani, clima che perdurerà anche dopo la sua morte sino al Concilio, dove si costatò come il suo pensiero anticipava i temi della riforma della Chiesa.
Tre furono i Sinodi Diocesani voluti dal Ferrari a Milano, mentre nel 1906 organizzò un Concilio Provinciale. Diversi furono i congressi, quello Eucaristico, il XV congresso della Musica Sacra, e altre importanti ricorrenze. Nel 1912 promosse la fondazione di un nuovo quotidiano, l’Italia, così come le “settimane costantiniane”, a ricordo dell’Editto di Costantino, pubblicato, nel 313 a Milano. Il cardinale fu insignito del cavalierato di gran croce dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme.
Un’opera da lui fondata è “l’Opera Cardinal Ferrari”, che all’inizio si chiamava Casa del Popolo, istituita per essere d’aiuto a tutti i ceti della popolazione occupandosi del bene del popolo. Nello stesso periodo s’inaugura anche l’Università Cattolica.
L’Opera Cardinal Ferrari è, dal 1999, una Onlus, mentre l’attuale sede è stata costruita dal professor Capponi nel 1950. Questi i progetti attivi:
Il Centro diurno, in via Boeri al 3, è rivolto ad adulti e anziani, ed è aperto tutti i giorni dalle 8,30 alle 17,00.
Pacchi viveri, distribuiti mensilmente agli anziani.
Accoglienza notturna, è un servizio riservato alle donne e attivo tutti i giorni dalle 17,00 alle 8,00. Tutti i servizi sono gratuiti.
La sua tomba si trova nel Duomo di Milano, sotto l’altare dedicato al Lo stemma del cardinal Ferrari recita: Tu fortitudo mea.
Un uomo che ha rappresentato per la Chiesa di Milano e per tutti i milanesi, un esempio di carità evangelica.