Uno sguardo alla Milano d'un tempo
Conoscere la nostra città di un tempo passato, permette anche di capire la Milano di oggi.
Nel centro della città vi erano le mura Massimiane, di epoca dell'imperatore Massimiano, che fece di Mediolanum la propria capitale, e, accanto alla Cattedrale, sull'area dell'attuale Palazzo Reale di Milano, sorgeva il Palazzo dei Consoli in cui aveva sede la Suprema Magistratura. Davanti al Palazzo Consolare sorgeva il Broletto, uno spiazzo erboso dove venivano emesse le sentenze. Vicino al Foro, nei pressi del Teatro romano, che ha poi dato il nome alla bella chiesa di San Vittore, sorgeva un altro edificio importante, la Zecca, che è l'officina dove si coniano le monete.
Il Palazzo Vescovile mantiene anche oggi la stessa ubicazione del tempo. Vi erano poi le "Fagie", che immettevano sulle strade più importanti, aprendosi dalle "Porte" e dalle "Pusterle". I milanesi ripartirono la loro città e porzione della campagna per sei miglia di circuito alla metropoli, in sei Regioni corrispondenti alla Porte principali di Milano, le quali Regioni chiamavano "Fagie".
La nostra città di Milano era divisa in sei "Destrieri o Porte" che si aprivano nella cinta muraria. A fianco di ogni Porta si ergevano due Torri, ivi poste per la difesa. Oltre a queste Porte, formate da due archi detti "Fornici", si aprivano dodici piccole Porte dette "Pusterle" che avevano una sola apertura. Per "Fornici" si intendono le aperture arcuate degli archi trionfali romani, così come ogni costruzione arcuata. La Pusterla era una piccola porta secondaria usata come uscita o accesso di emergenza in caso di pericolo.
Ecco il nome di alcune di queste Porte:
- Di San Michele al Gallo, ossia di Porta Vercellina, che indicava la via Francigena verso Novara e Vercelli, con il suo centro principale in Badagium, ossia l'attuale Baggio. Sappiamo che la via Francigena era un tragitto che dall'Europa occidentale conduceva alla città di Roma, e di qui proseguiva verso la Puglia per potersi imbarcare verso la Terrasanta.
- Del Podestà, ossia di Porta Romana verso la via Romea. Nel Medioevo erano chiamate vie Romee, o romane, o romipete, le strade che i pellegrini percorrevano verso Roma, che costituva, con Gerusalemme e Santiago de Compostela, la meta principale del pellegrinaggio.
- Curia del Duca, identificata nella Porta Cumana verso la via Regina. Questa Porta era conosciuta anche col nome di Cordusio o dei Fustagnari, era una delle cinque Porte del Broletto, demolita nel 1887 per poter costruire la via Mercanti. I Fustagnari erano coloro che lavoravano il panno di cotone o di lana detto fustagno, poiché di poco pregio.
- Porta Ferrea, che è Porta Nuova, così chiamata perché sorgevano fabbriche d'armi, e che portava alla via Palmaria.
- Porta dei Pesci, ossia Porta Orientale, così chiamata perché vi era il mercato del pesce. Questa portava verso la via Postumia. La via Postumia era una via consolare romana, fatta costruire dal Console Romano Postumio nella Pianura Padana per scopi prevalentemente militari.
Ogni Porta comprendeva cinque Contrade, che si distingueva con stendardi propri e dall'avere una propria milizia. A sua volta ogni Contrada era formata dalle "Parrocchie". La contrada è una strada larga e lunga di un centro abitato, oggi diventata Viale. La Parrocchia identificava ciascuna delle circoscrizioni territoriali ecclesiastiche in cui è suddivisa una diocesi e la comunità dei fedeli che appartengono a tale circoscrizione.
Un piccolo viaggio tra le vie della nostra bella e antica Mediolanum.
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