Black friday e Thanksgiving: storia e origini
BLACK FRIDAY IT'S NO LONGER JUST A DAY, IT'S A SEASON AND ALSO A STATE OF MIND. BLACK FRIDAY IT'S NO LONGER JUST A DAY, IT'S A SEASON AND ALSO A STATE OF MIND.
Il Black Friday non é più soltanto un giorno, é una stagione ed é anche uno stato mentale.
Cosi Megan Garber, assistent editor al Nieman Journalism Lab all'università di Harvard, ha descritto il Venerdì Nero.
Ma di cosa stiamo parlando e perché, a suo dire, é ad oggi uno stato mentale?
Tutti sappiamo ormai a cosa ci riferiamo quando sentiamo "Black Friday", quello che peró poi sanno é la storia di questo tanto agognato venerdì, che di fatti va a braccetto con il Thanksgiving day americano.
Thanksgiving day, la storia
Non si puó spiegare cosa sia il Thanksgiving day senza riaprire l'immenso casetto che racchiude la storia inglese ed americana. Eh giá perché anche se ad oggi inglesi ed americani puntano molto sull'enfatizzare le loro differenze, la storia ci mostra piú di un'occasione dove questi due popoli si sono incontrati, scontrati ed in un certo senso uniti.
Il thanksgiving day, festeggiato in Canada e negli Usa pianta le sue radici, infatti, piú nella storia inglese che in quella americana e soprattutto nella diatriba religiosa del 1602 della chiesa anglicana.
Proprio in quegli anni, infatti, la chiesa anglicana fu scossa da numerose ptoteste che sfociarono poi nella nascita della "chiesa calvinista" ed a varie congregazioniche presero il nome di "chiese riformate", l'allora sacerdote anglicano sospeso dal servizio dal vescovo di York, John Smith, entró in contatto con numerosi dissidenti tra i quali, William Brewster, e William Bradford.
Queste comunitá, ormai numerose, si spostarono e si stabiliriono nell contee del Lincolnshire, Yorkshire and Nottinghamshire, che a loro volta, favoriti da motivi geogtrafici, si divisero in due grandi rami, Smith rimase a Gainsborough (Lincolnshire) e mentre gli altri due si spostarono a Srcooby (Nottinghamshire) diretti dall'allora pastore Robinson.
Il vescovo di York continuò, però, a perseguitare i due gruppi constringendoli ad emigrare nei Paesi Bassi, dove allora vigeva una tolleranza religiosa unica nel suo genere, qui i gruppi rimasero e crebbero per oltre 10 anni.
Nel 1619, i cosiddetti Padri Pellegrini riuscirono ad ottenere, grazie a Brewste allora amico di Sir Edwin Sandys, tesoriere della prima azienda inglese in Virginia, un trattato che assicurava agli inglesi parte settentrionale dell'America del nord sulle sponde del fiume Hudson.
Dando fondo a tutte le loro fortune, gli inglesi, affittarono un galeone a tre alberi, la famosa Mayflower, stringendo un contratto con un commerciante di ferro, Thomas Weston, avviandoun commercio di caffé e té.
La Mayflower peró divenne il sogno di 102 passeggeri, alcuni dei quali non facevano solo parte del gruppo religioso, ma aspiravano ad una vita economica migliore nel "nuovo mondo". La nave partita da Plymouth in Inghilterra il 6 settembre del 1620 ed attraccó a Cape Town nell'11 ottobre in Massachusetts.
Al loro arrivo i padri pellegrini si trovarono di fronte ad un territorio inospitale e non adatto alla semina dei prodotti che si erano portati dietro dalla Madre Patria.
Fu solo grazie ai nativi, che riuscirono a sopravvivere. furono i nativi infatti ad insegnare agli inglesi come seminare e coltivare il gianturco e ad allevare i tacchini.
Fu proprio nel 1621 che si festeggió per la prima volta il Thanksgivingday, per ringraziare appunto Dio per il florido raccolto avuto in quell'anno ed il menú era a base di tacchino e zucca.
Dalla metá del XIX secolo il thanksgiving fu osservato dalla maggior parte del territorio americano. Ad oggi il thanksgiving day cade ogni quarto giovedí di novembre, collegando ad esso il Black Friday che a sua volta cade ogni 4 venerdi dello stesso mese.
Black Friday, la storia
Il primo Black Friday si é avuto nel 1924, quando la catena MCAY'S organizzó la prima parata per le strade di New York il venerdí dopo il giorno del ringraziamento.
Da allora la tradizione é proseguita fino alla sua massima esaltazione negli anni '80 sotto la politica economica di Ronald Reagan. Sulle origini del nome "Black Friday" peró si é sempre un pó confusi perché da un lato si pensa faccia riferimento a dati economici, il nero per i giorni boom dei maxi sconti contro il rosso dei giorni in ribasso, ma in realtá questo nome é stato coniato dalla polizia di Philadelphia ed indicava il venerdì dopo il ringraziamento nel quale si teneva la partita di football tra Army e Navy (marina contro esercito), proprio in quel giorno infatti il flusso di tifosi riversatosi sulle strade bloccó il traffico dellá cittá creando non pochi problemi alla polizia che appunto lo soprannominó , "Black Friday".
Ad oggi tutta questa storia sembra, forse é, dimenticata, infatti quella che era una tradizione americana ad oggi é una strategia economica di aziende e negozi che mettono in vetrina, virtuale e reale, le loro merci a prezzi vantaggiosi e talvolta stracciati.
La veritá é che ad oggi é per tutti molto difficile scegliere il giusto rapporto tra qualitá e prezzo, la domanda e l'offerta soprattutto é talmente vasta che ci si trova persi e confusi su dove e come acquistare un computer appena emesso sul mercato o il telefonino di ultima generazione.
Ed é qui che nasce la necessitá del Black Friday, un giorno in cui tutti possono finalmente raggiungere l'oggetto del desiderio senza spendere un occhio della testa. Milano non mangerá certo la polvere ed infatti tanti sono gli esercizi commerciali dove é possibile approfittare del venerdì più pazzo dell'anno. Infatti i centri commerciali Milanofiori, Bicocca Village, Centro Sarca e tanti altri apriranno le loro porte a noi consumatori. Il Black Friday é di nuovo alle porte e quest'anno sará venerdi 29 novembre il giorno in cui negozianti e consumatori si incontreranno di nuovo in questa scatenata corsa all'acquisto migliore.
Non dimentichiamoci peró dell'immensa storia e tradizione che si ripete da anni soltanto il giorno prima e per i piú nostalgici ed appassionati, giovedí 28 novembre potrebbe essere la serata adatta per festeggiare anche qui, oltreoceano, il giorno del ringraziamento rispettando la tradizione del tacchino e ricordandoci che infondo abbiamo tutti qualcosa per cui essere grati per una sera prima di correre davanti alla nostra vetrina preferita.
Caterina Crimaldi
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