Ninne nanne lombarde: dolci suoni sereni
Oggi credo che siano ben pochi quei genitori e/o nonne che cantino una ninna nanna ai propri figli o nipotini, ma un tempo era una prassi piuttosto comune, che si metteva in atto per far addormentare i piccoli pargoli tenuti in braccio o nella piccola culla.
Che cosa si intende con il termine ninna nanna? Questa è una melodia cantata ai bambini con voce pacata e dolce per farli addormentare. Praticamente la si trova nella cultura popolare di tutti i popoli, dalle più semplici a quelle più "complicate". La più famosa ninna nanna è certamente quella composta da Johannes Brahms per una certa Berta Faber dal titolo "ninna nanna: buona sera, buona notte", tuttavia anche nella nostra Italia, in ogni regione e paese vi era un vasto repertorio di ninne nanne, spesso cantate nel dialetto locale, come ad esempio in "Nana Bobò", antica ninna nanna della laguna veneta. "Fai la nanna, mio Simone" è una ninna nanna tradizionale italiana, così come un'altra antica ninna nanna nostrana è "Ninna nanna sette e venti", che è cantata anche nel film "il nome della rosa" da Salvatore mentre attende la morte sul rogo.
Una celebre ninna nanna molto conosciuta in Italia è "Stella stellina", composta dalla poetessa Lina Schwarz detta "zia Lina", di cui riporto le parole perché ho avuto modo di sentirla cantare da una nonna alla sua nipotina.
Stella stellina
la notte s'avvicina
la fiamma traballa
la mucca è nella stalla
la mucca e il vitello
la pecora e l'agnello
la chioccia coi pulcini
la mamma coi bambini
ognuno ha la sua mamma
e tutti fan la nanna.
Anche la ninna nanna di cui riporto più sotto le parole l'ho sentita cantare in terra camuna, in provincia di Brescia, e dice così:
Ninna nanna, ninna oh
questo bimbo a chi lo do?
Ninna nanna, ninna oh
questo bimbo a chi lo do?
Se lo do alla Befana
me lo tiene una settimana
se lo do al bove nero
me lo tiene un anno intero
se lo do al lupo bianco
me lo tiene tanto, tanto
ninna nanna, nanna fate
il mio bimbo addormentate.
Una ninna nanna lombarda è anche questa:
Fa la nana,
bel bambì de la to' mama,
se ta dormet piano pià
me te nine co la mà;
dorma pör a pòc a pòc,
cume 'l sòc che brusa al foc,
sensa strese e sensa fiama
brusa 'l cor de la to mama.
Se poi uno dei genitori è in grado di suonare la chitarra può riprendere una canzone che nel 1970 partecipò allo Zecchino d'Oro, e che si intitolava "il chicco di caffè", e che cantava così:
Ninna nanna mamma
tienimi con te
nel tuo letto grande
solo per un po'.
Una ninna nanna
io ti canterò
e se ti addormenti
mi addormenterò.
Ninna nanna mamma
insalata non ce n'è
sette le scodelle
sulla tavola del re.
Ninna nanna mamma
ce ne una anche per me
dentro cosa c'è...
solo un chicco di caffè.
Ritornare a queste modalità semplici e molto più empatiche non sarebbe male, così come al raccontar fiabe, anziché lasciare a una televisione, qualunquista e fredda, questo spazio. Dico questo per esperienza personale, infatti, ricordo ancora oggi le storie che mia mamma ci raccontava, a me e mio fratello, alla sera prima di addormentarci, e queste sono cose che ti rimangono nell'anima per tutta la vita.
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