Varesino: lo scheletro del Cavaliere e altri fatti misteriosi
Il primo che vi vado a raccontare è stato scoperto in quel di Cittiglio, comune in provincia di Varese, che un tempo si chiamava Cistellum. Si racconta che un cavaliere medievale, che transitava da quelle parti, fu assalito e ucciso con un colpo, probabilmente di spada, che gli spaccò il cranio.
Poi di questo cavaliere nessuno ha più saputo nulla sino a che, siamo nell'anno 2006, grazie a uno scavo in loco, ne è affiorato lo scheletro. Si incarico della Soprintendenza, fu portato in una "stanza degli scheletri", nella sede dell'Ateneo in via Rossi, dove esperti "osteoarcheologi" hanno indagato su quelle ossa ricostruendone la storia. Inoltre, dallo scavo, è emerso un altro cadavere, questa volta di una donna uccisa da una freccia conficcata nel petto. Perché sono successi quei delitti in quel giorno datato 1300? Probabilmente non lo si saprà mai.
Un'altra scoperta è quella fatta in un monastero francescano ad Azzio in Valcuvia, che è una valle situata a nord della provincia di Varese, mentre Azzio è un comune situato a Nord del Campo dei Fiori. Nella periferia del Comune si trova la chiesa di Sant'Antonio di Padova che era annessa al convento dei frati minori riformati, oggi il convento è stato modificato, tuttavia è ancora riconoscibile. Or bene nei sotterranei sono stati scoperti dei corpi ivi sepolti, che però avevano la caratteristica di essere seduti su sedili di pietra. Siamo nel 1600. La cosa interessante è che i corpi furono prima sistemati su quei sedili, che avevano alla base uno scolatoio per permettere la raccolta delle parti molli e dei liquami dei cadaveri, e poi murati. Perché questa ritualità? Cosa voleva rimarcare? Forse la purificazione dei corpi per favorire la salita dell'anima al cielo?
Nelle viscere del Santuario del Sacro Monte di Varese, fece la sua comparsa una mummia, che è sottoposta a indagine per capirne l'origine e la storia. Sotto la cripta del Santuario delle suore romite di clausura, è stata scoperta una inumazione di un uomo che doveva rivestire un ruolo importante, infatti, poco distante vi sono degli affreschi del 1400 che raffigurano un uomo nobile messo ai ceppi. Lo stesso individuo lo si ritrova mentre, vestito con un mantello chiaro adornato di un quadrifoglio, ringrazia la Madonna. Si tratta dello stesso uomo? Mistero.
Nel comune di Biumo inferiore, sempre nella provincia varesina, nella chiesa dei Santi Pietro e Paolo, consacrata nel 1571 dall'arcivescovo Carlo Borromeo, è stata ritrovata una salma di un uomo di circa sessant'anni, con un occhio trafitto da una pugnalata e alcune vertebre rotte. Si suppone caduto da cavallo e indi rapinato, poiché uomo ricco e facoltoso. Una rapina finita male?
Un altro ritrovamento interessante, anche se non si tratta di un delitto, è quello avvenuto nella chiesa di San Michele a Mornago, sempre in provincia di Varese, è stato rinvenuto un uomo sepolto insieme a un volatile. È stato identificato in un Longobardo di circa quarant'anni, deposto nella tomba supino, con le braccia distese lungo i fianchi e una fusarola sul petto. La fusarola è un attrezzo femminile che veniva posizionato insieme al cadavere già in epoca gota, ma che si riscontra anche nelle sepolture longobarde. Il termine fusarola viene da " Fuso", che è quello strumento che permette di filare a mano. Il fatto che un fuso o fusarola fosse messo accanto al cadavere probabilmente voleva simboleggiare la vita e il suo termine.
Questi alcuni fatti accaduti, sicuramente altri misteri attendono di essere scoperti e... prima o poi!
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