Alla “semplice” scoperta del Natale nella città di Milano
Arriva il periodo natalizio nella città di Milano, già anticipato nei supermercati con l’arrivo dei panettoni e dalla fiera di Rho.
La città pur mantenendo la sua caratteristica distintiva di capitale “economica”, riesce a vestirsi elegantemente anche per questa occasione.
Non sempre i milanesi e coloro che vengono da fuori, si accorgono di come la città si trasformi in questo periodo. Siamo abituati a vedere Milano come luogo dove lavorare, fare un colloquio, partecipare a un corso o un evento; in altre occasioni, è la città dove fare una visita medica, o in circostanze più goliardiche, è il luogo in cui andare a vedere una partita allo stadio oppure un concerto.
Per caso, si incontrano di sfuggita piazze colorate, si osservano le luminarie o si scoprono mercatini natalizi. Tutto sembra un contorno, una pertinenza.
Ma Milano come sempre “va scoperta”, va letta come un libro... magari la copertina sembra non dire nulla e a volte anche l’autore sembra uno “sconosciuto”. Poi inizi a leggere le prime pagine, e ti appassioni.
Tempo fa ho scoperto sul social una pagina “semplicemente” di Andrea Cerchi, che mi ha fatto scoprire Milano, come non l’avevo vista mai prima.
Facciamo qualche domanda ad Andrea.
Chi è Andrea Cherchi?
Sono un giornalista e fotografo appassionato da sempre di storie e tradizioni legate alla città di Milano. Ho ereditato il patrimonio di aneddoti su Milano da mio padre e ora le tramando a chi mi seguo corredando ogni storia da fotografie e filmati. Come nasce la tua passione per la città di Milano? Da piccolo, come dicevo, mio padre, appassionato di cultura milanese, raccontava in casa storie e aneddoti curiosi su Milano e, nelle nostre passeggiate, ci portava a visitare luoghi speciali che restano impressi per sempre nel cuore e nell'anima di un bambino. Una volta cresciuto e, con l’aiuto dei social, ho deciso che la mia passione fotografica sarebbe diventata una vera e propria missione. Da un lato far scoprire Milano a chi non la conosce e pensa che qui ci sia solo nebbia e freddezza, dall'altro portare le mie immagini alle persone meno fortunate di me che non possono vedere Milano di persona o che fanno fatica a muoversi per una malattia o per una disabilità. Le mie foto le dedico soprattutto a queste persone. Sono sempre con me in ogni mia uscita e in ogni mio scatto.
Cosa vuoi trasmettere con le tue foto?
Umanità. Voglio che il mondo intero veda che Milano non è soltanto una città di finanza e di fatturato, ma anche una città di cuore con persone semplici e umili che la rendono grande ogni giorno. Raccontando le mie piccole storie, cerco di presentare Milano come città che stupisce e sorprende ogni momento. A chi arriva qui, racconto dei grattacieli e dello sviluppo urbano, ma anche e soprattutto di luoghi straordinari abitati da persone di una semplicità e umanità sorprendenti.
Visto che è Natale, ci mostri qualche scatto e video della città?
Ma certo e molto volentieri. Con l’arrivo del Natale, Milano si colora di emozioni ancora più diffuse. Qui, poi, con il Sant'Ambrogio al 7 dicembre, si inizia a festeggiare anche prima e poco importa se la tradizione vuole che l’albero venga fatto dopo Sant'Ambrogio … Milano ti abbraccia quando meno te lo aspetti e quindi va bene anche fare una piccola eccezione. Per concludere amo dire che Milano è madre e figlia di ogni bellezza. E’ così davvero.
Ringraziamo Andrea per l’intervista e chi volesse vedere altri scatti di Milano può seguirlo sulla sua pagina facebook.com/andreacherchimilano/
Concludiamo:
Per capire Milano bisogna tuffarvisi dentro. Tuffarvisi, non guardarla come un’opera d’arte”(Guido Piovene)