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Le temperature estive e i rischi dei viaggiatori sui treni roventi

Arrivano i giorni estivi con temperature sempre più proibitive che portano problemi ad una parte della flotta trenord quella più vecchia e anche ai convogli utilizzati nel passante ferroviario con il risultato di soppressioni preventive e guasti che impattano pesantemente sulla già difficile vita dei viaggiatori.trenord

Il risultato è un viaggio con vagoni infuocati, pendolari esasperati e segnalazioni ai giornali, che accolgono la notizia oramai nell'indifferenza.
Il disservizio, il ritardo, le mancanze nelle comunicazioni a bordo (Trenord) e stazioni (Rfi) sono diventate la nuova normalità. Un fattore costante da accettare nel viaggio quotidiano.

Giovedì scorso, in occasione dello sciopero nazionale, il ministro Salvini ha bloccato uno sciopero annunciato mesi fa affermando che non si poteva assolutamente mettere un paese in ginocchio agli occhi del mondo.
Nella Lombardia che fa il 33% del tpl nazionale i viaggiatori hanno raccolto lo scorso anno 30.000 firme per manifestare un disservizio. L’anno scorso in questo periodo il passante ferroviario subiva un pesante guasto con altre nefaste conseguenze sui viaggiatori.

C’è stato clamore mediatico, ma qualcuno ha insinuato che i pendolari avessero sabotato il passante per condizionare le scelte degli elettori lombardi. Ma così non è stato.

In Lombardia le falle del trasporto lombardo non riescono a trovare una spiegazione.

In questi giorni c’è il caldo, un fattore che ogni estate raggiunge picchi imprevedibili.
Nella giornata lavorativa del 18/07 luglio un treno per Luino è partito da stazione Garibaldi con temperature elevatissime. Dopo pochi metri, il treno si è fermato e poi è tornato in stazione. Alcuni viaggiatori hanno lamentato le condizioni di viaggio su Facebook, la valvola di sfogo moderna, e poi scesi di corsa dal treno, sono saliti sul primo disponibile. A bordo, qualche piccolo malumore come se non fosse accaduto nulla.

Ci si chiede un treno con queste temperature può partire? I viaggiatori non sono a rischio di incolumità fisica?

Secondo fonti sindacali, il personale può rifiutarsi di utilizzare il materiale solo SE IN CABINA non funziona la climatizzazione. Lavoratore che ha il dovere/diritto di salvaguardare la propria salute, anche se l'azienda lo sanziona per negligenze e scarso spirito di sacrificio , sanzioni che poi difficilmente vengono annullate nei ricorsi. Invece se lungo il treno non funziona nulla il personale non può rifiutarsi di utilizzarlo, ovvero lo segnala ai propri superiori ma sistematicamente vengono comandati ad utilizzarlo ugualmente.
Purtroppo, per il comparto viaggiatori, non esistono norme di riferimento.

Questo comporta ovviamente la possibilità che un numero imprecisato di utenti sia vittima di malori, aggravando al tempo stesso la situazione dei treni che vengono rallentati ulteriormente per permettere i soccorsi.

treno vecchio

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