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Trasporti Milano: la lunga estate calda dell'assessore Terzi

rfi partenze treni ritardiSiamo in autunno e come da tradizione si approfitta del primo fresco per fare qualche considerazione sull'estate appena trascorsa.  Lo fanno anche i Comitati pendolari firmatari di questo comunicato nel tentativo di dare qualche risposta alla turbolenza che ha investito l’assessorato ai trasporti nel corso degli ultimi mesi.

Gli indizi di una gestione “approssimativa”  erano iniziati lo scorso maggio  quando, interrompendo la consuetudine che vuole le convocazioni di Quadrante divise per settore, l’Assessore aveva riunito i comitati dei quattro Quadranti in un unico e caotico incontro riducendo così al minimo la possibilità di portare ai tavoli le istanze di tutti. Eh …si sa, evidentemente ha le orecchie delicate oppure trova noioso ascoltare il reiterarsi di problematiche che DA SEMPRE  (purtroppo) si trovano all'ordine del giorno perché DA SEMPRE rimangono irrisolte.

Lo scorso 31 luglio, poi, la voglia di andare in vacanza ha indotto il nostro Assessore a far approvare in fretta e furia la Delibera nr. 11/2088 con la quale poneva fine all’esistenza dei titoli di viaggio monomodali all’interno del nuovo sistema di tariffazione integrata (STIBM) vanificando tra l’altro una diposizione della Legge Regionale 6/2012 che ne prevedeva l’eliminazione graduale nel corso di 5 anni successivi all’entrata in vigore dello STIBM. Tale delibera provocherà un rincaro immediato degli abbonamenti che va dal 20 al 40% per tutti quei viaggiatori (almeno 25.000) che all’interno del bacino Milano Monza Brianza che si spostano solo ed esclusivamente in treno, perché dal primo ottobre 2019 sarà disponibile solo il biglietto integrato.

I Comitati scriventi reputano questa decisone decisamente affrettata e dannosa, non solo perché è stata presa dopo pochi giorni dopo l’entrata in vigore della riforma tariffaria  generando confusione e sgomento tra gli utenti, ma anche perché ha gettato in cattiva luce una rivoluzione che nella maggior parte dei casi agevola il trasporto locale, rendendolo più vantaggioso economicamente e allinea il bacino milanese a quello delle grandi capitali europee, una rivoluzione che tra l’altro a suo tempo la stessa giunta aveva fortemente voluto e disposto con la Legge Regionale nr. 6/2012 e successivo Regolamento nr. 4/2014. 

Ma non è finita qui. Interrogata sul perché avesse voluto la cancellazione tempestiva dei monomodali,  l’assessore  rispondeva lanciando la sua invettiva contro il comune di Milano colpevole di aver accelerato i tempi della STIBM attribuendo così alla giunta milanese  la responsabilità dei rincari.

 Ma a questo punto ci chiediamo: se così fosse, perché mai Assessore ha fatto marcia indietro rassicurando tutti a mezzo stampa o via social che i pendolari non subiranno alcun rincaro  in quanto avrebbe affidato alle sapienti mani di Trenord il compito di studiare delle misure compensative. Perché mai Assessore non ci ha messo la faccia e non ha illustrato le motivazioni della sua scelta ai rappresentati dei viaggiatori del TPL da settimane le chiedono un incontro senza per altro aver mai ricevuto risposta dal suo staff?

Forse perché non vuole sentirsi dire che fare politica sui soldi dei cittadini non è più accettabile? Forse perché non vuole sentirsi dire che i pendolari ne hanno le tasche piene dei rimpalli di responsabilità, della furbizia e delle bugie? Sì, Assessore Terzi perché è bene ricordare che la disposizione di luglio smentisce nei fatti quanto da lei ribadito più volte in diverse sedi, ovvero che LA SUA GIUNTA non avrebbe MAI avvallato un rincaro dei biglietti da parte di Trenord fino a quando il servizio offerto non avesse aggiunto livelli di miglioramento tali da renderlo giustificabile. Un servizio che a Luglio 2018 lei stessa  non ha esitato a definire di qualità schifosa! Bene fino a quando, Assessore, avete intenzione di negare che togliendo i biglietti “solo treno”, nelle casse di Trenord finiranno ingiustificatamente migliaia di euro in più senza che formalmente sia stata applicata alcuna maggiorazione tariffaria?

Ma andiamo avanti. Non contenta circa un mese fa sempre l’Assessore  annunciava a mezzo stampa che i pendolari su quattro ruote avrebbero usufruito di “importanti sconti” sui pedaggi autostradali e non occorre essere fini economisti per capire da dove arriveranno i soldi per fare questa manovra, tuttavia anche se così non fosse, il dubbio, legittimo, rimane comunque.

Quindi riassumendo, l’Assessore elimina i biglietti solo treno, poi ci ripensa e promette “fantomatiche” compensazioni sconfessando quanto deciso in precedenza e poi attua lo, scarica il barile su Trenord affidando al vettore la gestione dei rimborsi ai viaggiatori, che se verranno calcolati ed elargiti con le stesse modalità dei i bonus sui ritardi, non fanno sperare in nulla di buono.

Possiamo affermare con certezza che i viaggiatori e i rappresentanti non stanno più a questo gioco, e sono stanchi di essere lo stagno in cui tutti gettano il sasso e poi nascondono la mano, sono stufi di mendicare un dialogo costruttivo quando da parte sua continuiamo a non ricevere risposte. 

“Assessore, all’inizio del suo mandato disse che i pendolari sarebbero stati la sua priorità, ecco ci spiace costatare che non è così, dato che i fatti dimostrano che lei non  lavora per noi  bensì contro di noi! Per questi motivi, a nome di 300.000 pendolari la invitiamo a considerare le dimissioni come unica alternativa possibile al suo operato". 

A trovare chi fa peggio di così siamo sempre in tempo. 

Comitato Pendolari Gallarate Milano

Comitato Pendolari S6 Milano Novara

Comitato Viaggiatori Nodo di Saronno

Viaggiatori Domodossola Arona Milano

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