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Museo del Burattino a Bergamo

Ho pensato a quest’articolo perché ogni tanto è bello ritornare bambini/e, e quale occasione migliore se non quella di visitare un Museo dedicato ai Burattini? Un mondo affascinante che attira l’attenzione e sa coinvolgere emozionando e immaginando.burattini pix

Il Museo si deve alla Fondazione Benedetto Ravasio, dove è presente una collezione di burattini, fondali, oggetti di scena e storie che fanno rivivere una tradizione bergamasca.

Il percorso di visita si sviluppa e struttura a partire dal nucleo fondamentale e costitutivo dei burattini. I pezzi esposti sono più di 130, e trovano collocazione temporale tra il 1870 e il 1970.

Eccone brevemente un sunto per meglio “assaporare” la visita.

Commedia dell’Arte. Già nel Settecento le maschere della Commedia dell’Arte sono parte degli spettacoli di molti burattinai che si avvalgono di queste maschere per proporre al pubblico un momento di sano e divertente teatro.

Un passaggio importante avviene quando si passa dalle Maschere ai Personaggi. Questo passaggio apre ai personaggi regionali, che assumono un poco l’identità culturale, linguistico e geografico del luogo, che in fondo li ha generati. Maschere che poi entreranno anche a far parte del carnevale.

Questa novità porta il burattinaio a portare in scena costumi e usi popolani di contadini, di giovani e anziani rendendoli partecipi e protagonisti del racconto, quasi in un gioco di identificazione. Con questa modalità si racconta la Storia, i suoi interpreti, sia della cronaca locale sia a livello di regione o dello Stato; dai briganti, ai condottieri, a re e regine, cavalieri, streghe e fate eccetera.

Questo impegno culturale ed etico porta i burattinai a mettere in scena, per il proprio pubblico, spettacoli attinenti al repertorio lirico, di prosa e della grande letteratura, come ad esempio Romeo e Giulietta, Le Mille e una Notte e altri ancora.

Tra la fine dell’Ottocento e i primo del Novecento fanno la loro comparsa anche sultani, indiani d’America e personaggi esotici, ampliando così, nel pubblico più semplice e delle periferie, la loro conoscenza.

Un’ altra innovazione fu quella di portare in scena personaggi fantastici e legati alla magia, come fate, streghe, draghi, gnomi eccetera, permettendo al burattinaio di stupire con trucchi scenici improvvisi, inaspettati che lasciavano il pubblico a bocca aperta.

Altro tema trattato è legato all’Aldilà. Nel museo si possono vedere burattini fantasmi, scheletri, frati, preti, angeli, diavoli, insomma tutto ciò che può richiamare quel mondo che è comunque parte dell’esistenza.

Non può però mancare il burattino tipico bergamasco, ossia Gioppino, protagonista indiscusso degli spettacoli. Il personaggio caratterizza il paladino orgoglioso della propria identità provinciale e popolana, leale alle sue origini e difensore dei più fragili.

Il museo presenta le seguenti collezioni:

Collezione Angelini.

Collezione Cortesi.

Collezione Losa.

Collezione Ravasio.

Collezione Milesi.

Collezione Scuri.

Da Non Perdere al Museo dei Burattini

  • Commedia dell'Arte e Personaggi Regionali: Un viaggio attraverso le maschere storiche e i personaggi che riflettono l'identità culturale e linguistica delle diverse regioni italiane.
  • Narrativa e Magia: Spettacoli ispirati alla grande letteratura, con un tocco di magia grazie alla presenza di creature fantastiche.
  • Il Mondo dell'Aldilà: Una sezione dedicata ai misteri dell'oltretomba, con burattini che rappresentano fantasmi, angeli e diavoli.
  • Gioppino: Il protagonista bergamasco, simbolo di orgoglio e lealtà alle tradizioni locali.

Il Museo è stato inaugurato il 5 luglio 2019, e trova sede nel Palazzo della Provincia – spazio Viterbi – per volere della Fondazione Benedetto Ravasio. Grande burattinaio bergamasco. La Fondazione cura anche proposte didattiche mirate per gli Istituti scolastici, oltre a numerosi eventi annuali quali convegni, mostre, pubblicazioni, festival e rassegne. Due sono gli appuntamenti di maggior richiamo:

  • Borghi e Burattini, rassegna estiva dedicata al Teatro della Figura.

  • Gioppino e i suoi fratelli, festival carnevalesco che propone spettacoli, a partire dalla tradizione lombarda.

Informazioni:

Bergamo via T. Tasso, 8 – telefono: 035/225291 – 3755477303 – mail museo@fondazioneravasio.it

Adatto alle famiglie con bambini/e.

Orari: da martedì a venerdì dalle ore 15.00 alle ore 18.00

Sabato dalle ore 9,30 alle ore 12,30 e dalle 15,00 alle 18,00.

È presente un negozio per eventuali acquisti.

 

Anche questa è una buona occasione per visitare questo Museo che ci riporta indietro nel tempo ma che offre, alle nuove generazioni, una visione della capacità artigianale italiana sempre ricca di fantasia.

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