Proverbi contadini anche sul tempo che farà
Oggi con le previsioni meteorologiche forniteci ogni giorno, basta infatti cliccare su una pagina apposita, dei proverbi se ne può fare a meno. Ne siamo proprio così sicuri?
Un insegnamento diceva che i “proverbi sono la sapienza dell’uomo”, anche se a onor del vero in queste parole vi è una certa esagerazione, mitigata però da quest’altro: “non tutti i proverbi sono lezioni di saggezza”. Non dobbiamo però scordare che i proverbi sono stati, e lo sono ancora, gemme di sapienza pratica, originati dall’esperienza di vita, quella semplice e vera, che sfidano i secoli.
I nostri avi, soprattutto nel tempo legato all’agricoltura e quando la vita era più in sintonia con la natura, sapevano trarre delle lezioni di vita nella quotidianità osservando proprio avvenimenti che madre natura manifestava nella sua operosa e instancabile vita.
Rifacendomi a questi vissuti, vi voglio riportare alcuni proverbi di un tempo che fu ma che, a ben vedere, sono ancora validi.
- Concime vegetale fa spiga gemella. Ovvero da un concime vegetale possono originare due spighe, dando così il doppio. Era un invito a non disprezzare il concime vegetale, fatto di foglie, erbe, segatura eccetera.
- Chi vuole uova a cesti cambi galline tutti gli anni. Le massaie di una volta sapevano bene questo proverbio, e provvedevano alla bisogna, poiché se è vero che gallina vecchia fa buon brodo, è altrettanto vero che scarseggia nella produzione di uova.
- La mattina verso il monte, la sera a valle. Questo è un proverbio legato alla meteorologia, infatti, se alla mattina è sereno verso il monte è segno di bel tempo, se nuvoloso il tempo sarà brutto. La sera invece si deve guardare a valle: se è sereno il tempo sarà buono, altrimenti sarà maltempo.
- O alle nove o alle quindici o che il tempo si rimette o che si fa cattivo. Un proverbio non proprio galantuomo, infatti, il tempo non si lascia condizionare né da orari né da proverbi.
- La legna tagliata in luna crescente non vale niente. Su questo proverbio vi sono versioni contrastanti, c’è chi lo difende a spada tratta affermando che altrimenti la legna così tagliata non possiede forza calorica, e chi invece afferma che l’influenza della luna non centra proprio nulla, ma affinché la legna sia buona e secchi bene, deve essere tagliata quando la pianta non è in succhio. Chi avrà ragione?
- Se le cornacchie stanno in frasca o che piove o che nevica. È vero e lo confermo personalmente. Quando è bel tempo le vedi a stormi calare gracchiando su campi e prati a becchettare tutte allegre, quando il tempo invece minaccia il brutto se ne stanno appollaiate sulle piante. Così come quando si inizia a vedere scorpioni, vuol dire che deve arrivare la pioggia, anche in questo caso vi garantisco la veridicità del proverbio.
- Nel mese di agosto la merenda è nel bosco. Non sarà una merenda di pane burro e marmellata, o cioccolato, ma il bosco ti offre della buona frutta genuina e semplice, quali more, mirtilli, nocciole; e se poi trovi anche qualche fungo vuoi mettere farti un piatto di polenta, pastasciutta o risotto con i funghi!
- Da dove viene il primo tuono viene l’acquazzone. Qualcuno è disposto a sfatare questo proverbio? Non credo proprio tanto è lapalissiano.
- Se tu me ne dai un terzo, io te ne darò il doppio tre volte. Non sono due contadini che stanno contrattando, ma è madre natura che nonostante l’uomo sia, a volte con lei avaro, ella è sempre generosa. A pensarci bene è proprio così, e dovremmo smetterla di trattarla male.
- Se il frumento e la segale fiorisce in Maggio si riempie il sacco, se fiorisce solo in Giugno si riempie il pugno. Perché in Maggio? Perché è segno che la primavera è stata buona, mentre se in giugno rischia di prendere la brina che ne ritarda la crescita.
- Con la buona volontà e con la zappa si fa andar bene la cattiva annata. È chiaramente un invito a non abbandonarsi all’ozio se si vuole ottenere una buona riuscita.
- Anno di more, anno di castagne. Non so come i due frutti siano collegati tra loro, comunque speriamo sia davvero così.
- D’Aprile la mattina è sereno, la sera vuol piovere. Si vuole alludere all’incostanza del tempo, che, per la verità, non è solo appannaggio del mese di Aprile.
Per questa volta qui termino, magari più avanti ve ne racconterò degli altri.
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