Gli alimenti mortali che abbiamo in casa e non lo sappiamo
Nelle cucine di tutti noi vi sono alimenti che se utilizzati in maniera leggera sono davvero pericolosi per la nostra salute. Alcuni di questi possono addirittura essere mortali.
Partiamo dal semplice zucchero, che se consumato in grandi quantità (anche nelle famigerate bevande gassate) causa danni ai nostri denti, contribuisce all'aumento di peso fino all'obesità, può causare diabete, problemi epatici, cancro al pancreas, insufficienza renale cronica, ipertensione, malattie cardiovascolari, gotta, ecc.
Vari studi effettuati in laboratorio con le cavie hanno dimostrato che il consumo eccessivo di zucchero provoca anche dipendenza.
Se lo zucchero è tra gli alimenti quello più noto nella categoria dei potenzialmente mortali, conosci quanti altri alimenti potrebbero ucciderti? Scopriamone qualcuno insieme.
Olio di ricino
L'olio di ricino è noto per i suoi benefici come lassativo, per la cura della pelle e dei capelli ma è importante usarlo con molta cautela anche se ad essere tossico non è l'olio ma i suoi semi. Sono infatti sufficienti 8 semi per uccidere un uomo adulto.
Frutta con nocciolo
Una ciliegia tira l'altra. Anche qui il problema non sono le albicocche, prugne, le susine o le ciliegie ma i loro semi che contengono composti cianogenetici velenosi per il nostro corpo che subirebbe un intossicazione da cianuro. Prendere uno o due non ci causerà alcun disagio, ma in grandi quantità potrebbe causare seri problemi di salute.
Cosa fare se si inghiotte un seme? Niente panico se si ingerisce accidentalmente un nocciolo di ciliegia, basta non superare il rapporto 1 – 1,5 milligrammi per chilogrammo corporeo. Facciamo un esempio: un giovane di 60 kg di peso per subire una fotre intossicazione dovrebbe ingerire più di 90 mg di semi, quindi molti noccioli di ciliegia, non due o tre! Attenzione invece perchi prepara distillati alla frutta in casa, evitiamo di inserire troppa frutta a nocciolo in infusione.
Arachidi
Essere allergici alle arachidi è molto comune e per chi soffre di questa patologia i sintomi tipici sono difficoltà respiratorie serie. In questo caso è urgentissimo l'intervento di medici. Oltre alle arachidi, i cibi che possono causare allergie sono: noci, latte, uova, frutta o pesce.
Pesce palla
Ovviamente nessuno di noi mangia pesci palla ma in Giappone è considerato una prelibatezza anche se è uno degli animali più velenosi al mondo e quindi se preparato in modo errato diventa mortale. Evitiamolo quindi, nel prossimo viaggio in terra d'Oriente.
Sambuco
Le bacche di sambuco vengono utilizzate sia in campo farmaceutico che per la preparazione di tisane e liquori. Molti però non sanno che le foglie di sambuco possono essere pericolose per la nostra incolumità poiché contengono cianuro. Attenzione quindi ad utilizzare solo le sue bacche se lo raccogliamo in un bosco.
Pomodori
Il pomodoro è un alleato per la nostra salute ma attenzione a non consumare i suoi steli e le sue foglie perché contengono un veleno che può causare forte mal di stomaco, crampi e stati ansiosi.
Carne cruda e derivati
Quanto è buono un carpaccio o una tartare cruda? Molto ma attenzione alle carni crude, tra cui carni rosse, pollame e crostacei che possono contenere i batteri della salmonella. Anche per i derivati animali il problema può essere presente e parliamo di latte e uova crude. Le salmonellosi si manifestano, generalmente, dopo 12-36 ore dall’ingestione di alimenti in cui era presente il batterio, protraendosi per circa una settimana. Nella maggior parte dei casi decorrono in forma lieve. I sintomi principali sono febbre, nausea, diarrea, vomito e dolori addominali.
Talvolta ci sono forme più gravi che si verificano soprattutto in soggetti fragili. Per evitare qualsiasi rischio è bene cuocere sempre la carne.
Funghi
I funghi sono un alimento davvero succulento ma alcuni sono tossici e altri ti uccideranno all'istante. Non tutti i funghi sono uguali ed è facile sbagliarsi anche quando si parla di porcini. Vi consigliamo in questo caso di leggere questo articolo: I Porcini cambia-colore. Eterno enigma dei nostri boschi.
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