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Luce solare e invecchiamento della pelle: cosa sapere

  • Beatrice Cicala

L'esposizione quotidiana della pelle ai raggi solari fa sì che si producono nel nostro organismo cellule reattive dell'ossigeno, i famigerati radicali liberi, che sono il fattore primario dei danni alla pelle.viso donna

Una volta penetrati nella pelle, i raggi ultravioletti hanno la capacità di generare radicali liberi, che sono vere e proprie "bombe biologiche" che danneggiano le funzioni cellulari creando perdita di elasticità, rughe, alterazioni dei tessuti, macchie e nei casi più critici il tumore della pelle.

E' possibile prevenire o curare gli effetti nocivi del sole?

Per prevenire l'invecchiamento cutaneo è sempre bene utilizzare i filtri solari (creme) disponibili in commercio ma si è scoperto che questo non è sufficiente anche se il pretrattamento con una crema solare fotostabile UVA / UVB contenente una combinazione antiossidante che ha ridotto significativamente la produzione di radicali liberi e citochine diminuendo lo stress ossidativo dell'irradiazione. Dicevamo che le creme non sono sufficienti in quanto non proteggono dalle altre porzioni dello spettro solare oltre ai raggi UV, in particolare la luce visibile che può contribuire al foto invecchiamento precoce nella pelle.

Inoltre una falsa credenza è la convinzione che le creme ad alta protezione solare siano da utilizzare solo in estate mentre proteggere la nostra pelle è  importante tutto l'anno e non è neppure sufficiente, poiché parte dei raggi nocivi filtrano comunque.

Il contributo negativo della componente UV (290-400 nm) dell'irradiazione solare sulla pelle è stato ben studiato e recentemente, gli studi hanno iniziato a esplorare gli effetti dei raggi non-UVR sulla fisiologia della pelle. 

L'UVR della luce solare normalmente consiste di tre regioni di lunghezza d'onda: UVC (che viene assorbito dall'ozono nell'atmosfera), UVB e UVA.

È noto da decenni che le specie reattive dell'ossigeno (ROS) prodotte nella pelle dopo l'irradiazione UV sono i principali attori del danno ossidativo alla pelle. Il danno cellulare da raggi UV si verifica anche attraverso la perossidazione dei lipidi di membrana attraverso la generazione di perossidi lipidici. L'irradiazione UV determina il rapido esaurimento di numerosi enzimi cutanei endogeni e antiossidanti quali glutatione reduttasi e catalasi, nonché glutatione, tocoferolo e ubichinone. È stato anche dimostrato che l'esposizione ai raggi UV induce citochine proinfiammatorie che portano alla rottura del collagene, il principale componente strutturale della pelle.  

Radicali liberi e nutrizione

Oltre alle creme protettive, comprendendo la biologia dei radicali liberi un'ottima contromisura è alimentarsi in modo sano.  I radicali liberi (ad esempio, superossido, ossido nitrico e radicali ossidrile) e altre specie reattive (ad esempio, perossido di idrogeno, perossinitrito e acido ipocloroso) vengono prodotti nel corpo, principalmente come risultato del metabolismo aerobico. Gli antiossidanti (ad es. Glutatione, arginina, citrullina, taurina, creatina, selenio, zinco, vitamina E, vitamina C, vitamina A e polifenoli del tè) e gli enzimi antiossidanti (es. Superossido dismutasi, catalasi, glutatione reduttasi e glutatione perossidasi) esercitano azioni sinergiche.

Negli ultimi trent'anni sono emerse prove crescenti che dimostrano che la malnutrizione (ad esempio, carenze dietetiche di proteine, selenio e zinco) o l'eccesso di alcuni nutrienti (ad es. Ferro e vitamina C) provocano l'ossidazione delle biomolecole e delle lesioni cellulari.

Il consiglio è quello di consumare molta frutta, verdura e altri alimenti depurativi e antiossidanti, che contrastano la formazione di radicali liberi. Ottime sono le tisane a base di erbe depurative che aiutano l’organismo ad espellere le scorie accumulate. Molto importante anche per togliere lo smog cittadino è una corretta detersione quotidiana del viso per permettere alla pelle di respirare liberamente. Durante la settimana, e sempre dopo la detersione, si può ricorrere all’uso di maschere depurative, a base di argille o fanghi, che aiutano a rimuovere le impurità e a rendere la pelle più luminosa.

Il bicarbonato di sodio appiana le rughe meglio del botox

Il bicarbonato di sodio è un ingrediente comune in molti prodotti per la pulizia e la cucina, ma potrebbe anche avere proprietà anti-invecchiamento che lo rendono un'alternativa efficace al botox che come sapete è un trattamento estetico che viene iniettato nei muscoli del viso per ridurre le rughe. Funziona rilassando i muscoli, il che può aiutare a ridurre l'aspetto delle rughe ma il trattamento può essere costoso e può comportare alcuni effetti collaterali.

Il bicarbonato di sodio, d'altra parte, è un prodotto naturale e a basso costo che può essere facilmente acquistato in qualsiasi negozio di alimentari. Inoltre, può essere utilizzato per creare una maschera fai-da-te per il viso che può aiutare a ridurre le rughe.

Per creare la maschera, basta mescolare un cucchiaio di bicarbonato di sodio con un po' d'acqua fino a ottenere una pasta liscia. Applicare la pasta sul viso e lasciarla agire per 15-20 minuti, quindi risciacquare con acqua tiepida. La maschera può essere utilizzata una o due volte alla settimana per aiutare a ridurre l'aspetto delle rughe.

Il bicarbonato di sodio funziona come un esfoliante, rimuovendo delicatamente le cellule morte della pelle e aiutando a mantenere la pelle morbida e liscia. Inoltre, ha proprietà alcaline che possono aiutare a neutralizzare l'acido della pelle, il che può contribuire a ridurre l'aspetto delle rughe.

Inoltre, il bicarbonato di sodio può aiutare a ridurre l'infiammazione e a mantenere il livello di pH della pelle, il che può contribuire a ridurre l'aspetto delle rughe e a mantenere la pelle sana e luminosa.

In conclusione, il bicarbonato di sodio può essere un'alternativa efficace e a basso costo al botox per ridurre l'aspetto delle rughe. Offre molti benefici per la pelle ed è facile da usare a casa.

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