Mal di gola: come curarlo naturalmente
Fin dall’antichità l’uomo ha utilizzato le piante, le erbe, le radici, i fiori e tutto ciò che gli offriva la natura per curarsi; purtroppo col passare delle ere, dei millenni e dei secoli, con lo sviluppo della scienza, con l’avanzare della medicina e con le scoperte in campo farmaceutico, questa buona abitudine ed usanza è andata quasi del tutto dimenticata.
Oggi giorno però, proprio perché si tratta di qualcosa che non ha controindicazioni o effetti collaterali, molti la stanno rivalutando sia in abbinamento a terapie mediche, che utilizzandola da sola come coadiuvante nel ripristino di condizioni di salute ottimali. Benché questa pratica non venga ritenuta efficacie, né tanto meno attendibile dall’OMS stessa, sono ugualmente molte le persone che si rivolgono ad omeopati, naturopati o che optano per la cura fai da te.
Cos’è esattamente il mal di gola
Il mal di gola solitamente è un’infiammazione generata dall’azione patogena di virus e batteri o da sbalzi climatici.
È un’irritazione della mucosa della faringe o della laringe che spesso coinvolge anche le tonsille.
Generalmente si è più predisposti a soffrirne durante l’inverno, ma in soggetti con difese immunitarie particolarmente basse, in bambini ed anziani, in fumatori e in persone stressate, qualunque stagione dell’anno può essere buona per contrarlo.
Prevenzione al mal di gola, la natura ci viene incontro:
È di fondamentale importanza premettere che, adottando dei semplici accorgimenti preventivi, si può già in partenza evitare di venirne colpiti. È ormai risaputo che l’alimentazione gioca un ruolo rilevante nella conservazione della salute e del corretto funzionamento del corpo umano. Certi elementi nutritivi non devono mancare, affinché le difese immunitarie non si abbassino: lo Zinco, ad esempio, che si trova nei cereali, nella frutta secca, nei legumi ma anche in carne e pesce. Il Manganese che si trova soprattutto nei cereali integrali e nel tè e il Rame contenuto principalmente in ostriche, granchi, aragoste e fegato; buone dosi di questo minerale sono presenti però anche negli alimenti di origine vegetale come funghi secchi, cacao amaro, nocciole, mandorle, noci fresche e patate bollite. Sulle nostre tavole poi non deve mai mancare frutta e verdura fresca di stagione.
Come provare a curare il mal di gola senza ricorrere ai farmaci
Tisane, Infusi e Decotti
Lo Zenzero o Ginger è forse il metodo curativo più conosciuto, utilizzato e consigliato per debellare questa patologia. Si tratta di una radice originaria dell’Estremo Oriente e come già anticipato, in trattamenti di cura per il mal di gola è un vero toccasana perché agisce immediatamente. È un rimedio molto diffuso nell’antica medicina Cinese e Ayurveda. La radice può essere lavata, cotta e bevuta. Se il decotto di zenzero viene abbinato al succo fresco del limone (che è un antibatterico naturale, ricco di vitamina C) viene potenziato l’effetto; questa unione, in generale, è ottima in tutte le malattie da raffreddamento. Altresì efficacie è lo zenzero candito, che si trova facilmente nei supermercati e si può mangiare in qualunque momento della giornata, indicato soprattutto per chi è al lavoro o fuori casa e non ha la possibilità e il tempo per prepararsi un decotto con la radice fresca.
Anche se ad alcuni può far rabbrividire l’idea di berlo, dal momento che è un ingrediente che bene o male quasi tutti hanno in casa, lo annovero nell’elenco. Un paio di cucchiai di aceto di mele vanno benissimo se assunti con un bicchiere di acqua calda o tiepida.
La Liquirizia. Dal greco Glycyrrhiza=”Glycys” (dolce) e “riza” (radice), cresce nelle siepi e nei lidi argillosi dell’Italia meridionale. Fiorisce da Giugno a Luglio. È una pianta conosciuta sin dai tempi più remoti. Occorre prestare attenzione a non eccedere nel suo consumo, soprattutto sotto forma di radice, perché potrebbe nel tempo annerire i denti, cosa che in effetti accadde a Napoleone Bonaparte dato il vizio che aveva nel succhiarla continuamente. Perfetta come infuso se abbinata a foglie d’alloro.
Il Fieno Greco è un antisettico naturale. È originario dell’Asia e in Italia è presente a partire dall’Emilia fino a giungere in Sicilia. Viene coltivato come foraggio. Fiorisce da Aprile a Luglio. In Italia ne esistono 6 specie diverse. Probabilmente il primo documento che tratta del Fieno Greco è il papiro di Ebers. I medici dell’antico Egitto riconoscevano a questa pianta proprietà antielmintiche. Veniva persino utilizzato dai sacerdoti nei riti religiosi. Perfetto come decotto nei casi di mal di gola.
L’Echinacea è una pianta originaria degli Stati Uniti, oggi largamente coltivata. Cresce sia nelle zone di pianura che ad alta quota. Fiorisce tra Giugno e Agosto. I primi ad utilizzarla pare siano state le tribù dei nativi americani, soprattutto quelli appartenenti al clan dei Cheyenne. Per poter beneficiare al meglio delle sue proprietà andrebbe bevuta sotto forma di infuso.
Il Basilico è una pianta annuale normalmente coltivata per essere utilizzata in cucina. È originario dell’Asia tropicale e dell’India. Venne importato in Italia ai tempi di Alessandro Magno. Ne esistono diverse varietà. Fiorisce tra Giugno e Settembre. I primi scritti che parlano di questa pianta in termini di utilizzi in cucina, come pianta aromatica, risalgono al XVIII secolo, prima di allora veniva impiegato solamente in ambito curativo, come insetticida, per rimuovere gli odori e nell’antico Egitto per imbalsamare. Qualche foglia di questa pianta infusa in acqua calda per 30 minuti, allevia il bruciore di gola.
Il Finocchio è una pianta che cresce un po' ovunque e fiorisce in estate. Con il suo sapore dolciastro e delicato aiuta a combattere il mal di gola. Per realizzare una tisana, occorrono i suoi semi. Può essere bevuto o in alternativa utilizzato per fare dei gargarismi.
Le bucce di Melagrana sono ideali in caso di tonsille infiammate e bruciori di gola. Le bucce andrebbero messe in infusione insieme alla camomilla e alla malva per circa 10 minuti.
I Chiodi di garofano possiedono proprietà analgesiche. Insieme alla cannella stimolano il sistema immunitario. È sufficiente fare un decotto con qualche chiodo di garofano e un cucchiaino di cannella; farli bollire con acqua e poi lasciare in infusione per 10 minuti. È possibile, a piacere, aggiungere al decotto del succo fresco di limone.
La Menta Piperita predilige luoghi più o meno umidi e cresce in tutta Italia. Fiorisce da Maggio a Settembre. Plinio ne consigliava l’infuso contro il mal di gola e di tonsille. Lenisce l’infiammazione delle mucose. È ottima come tisana soprattutto se zuccherata con il miele.
L’Eufrasia viene utilizzata per intero e della pianta non vi è alcuno scarto. In Italia ne vivono una 15ina di specie. Cresce nei pascoli, soprattutto nelle regioni alpine e prealpine. Fiorisce da Maggio a Dicembre. Per preparare il decotto, nel trattamento di faringiti e laringiti, servono 2-3 gr. per 100 ml di acqua. Andrebbero bevute una media di 3-4 tazze al dì.
Il Limone, già menzionato nel trafiletto riguardante lo zenzero, può essere assunto anche da solo, in quanto ugualmente efficacie. È originario dell’Himalaya; da noi viene coltivato prevalentemente al sud Italia. Fiorisce tutto l’anno. È un alimento usato per lo più nel quotidiano, lo si può quindi avere a portata di mano, soprattutto in caso di emergenza o necessità e anche se lo si utilizza per lo più in ricette culinarie, in realtà, possiede moltissime virtù terapeutiche. Nel caso di mal di gola il succo può essere bevuto puro o diluito con acqua fredda o calda, in alternativa è perfetto anche per effettuare gargarismi e risciacqui.
La Propoli. Questo termine viene utilizzato per indicare l’insieme di sostanze balsamiche e resinose raccolte dalle api direttamente dai germogli e dalle cortecce de certi alberi. Queste sostanze poi, attraverso il contatto con la saliva dell’insetto, vengono modificate e arricchite di particolari enzimi. Esistono diverse tipologie di propoli a seconda della pianta da cui è stata estratta la sostanza, per questa ragione ogni propoli ha proprietà terapeutiche specifiche. In generale però si può affermare che nel caso del trattamento per il mal di gola, tutte le propoli hanno evidenziato efficacia nel combatterlo. Va assunta nella sua forma grezza, dopo i pasti principali, per un totale di tre volte al giorno massimo, 1 g per volta, da far sciogliere lentamente in bocca. Perfetta per curare faringiti, laringiti e tonsilliti.
La Salvia. Il nome deriva dal latino “Salvere”= sanare, per le proprietà medicinali in essa contenute. Cresce spontaneamente su rupi, nelle regioni mediterranee; viene però coltivata in giardini ed orti in tutta Italia. Fiorisce da Marzo a Maggio. Se al giorno d’oggi in cucina quasi non se ne può fare a meno, soprattutto nella preparazione di carne o pesce ma anche di cibi vegetali, al tempo dei Romani invece, veniva utilizzata esclusivamente nell’ambito curativo. Le foglie vanno bene per creare degli infusi da bere; ma è possibile anche effettuare gargarismi, disciogliendo qualche goccia di olio essenziale in un bicchiere d’acqua, questa pratica donerà sollievo a chi è affetto da mal di gola.
Gargarismi
Quando si parla di gargarismi il più noto è certamente, acqua e sale. Un cucchiaino di sale marino integrale sciolto in una tazza d’acqua calda opera infatti un’azione antinfiammatoria. Questo accade perché il sale limita la proliferazione batterica.
L’Agrimonia è una pianta che cresce nei prati incolti, lungo le rive dei fossi e vicino alle strade. Fiorisce da Giugno a Luglio. Si può utilizzare come collutorio mischiandola ad altri estratti. Per realizzare il collutorio sono necessari: 20 g di agrimonia estratto fluido, 10 g di issopo tintura, 10 g di tintura di lavanda, 10 g di estratto di pino mugo. Vanno disciolti in acqua (1:4).
L’Alchemilla cresce nei prati e nei boschi. In Italia ne esistono più di 50 specie. Fiorisce da Giugno ad Agosto. Il decotto da utilizzare come collutorio per gargarismi, è composto da: 20 g tra alchemilla, malva in foglie e salvia in foglie.
L’Arnica anticamente veniva considerata una pianta magica in grado di allontanare demoni e mostri. Cresce in montagna e fiorisce da Giugno ad Agosto. 10-30 gocce di tintura d’arnica disciolte in un bicchiere d’acqua, sono consigliate per effettuare gargarismi contro le faringiti.
Il Biancospino. Come già lascia intendere il nome, le frasche sono ricoperte di spine, per questa ragione i contadini una volta, lo usavano per recintare i campi, dentro i quali mettevano a pascolare gli animali d’allevamento. Nella tradizione celtica, è associato alla fertilità e alla celebrazione dell’arrivo dell’estate. Fiorisce da Aprile a Giugno e cresce in tutta Italia meno che in Sicilia e in Sardegna. Carducci lo nomina in “Intermezzo” e Pascoli in “La rosa delle Siepi”. Per gargarismi: creare un infuso con 5 g di fiori e foglie in 100 ml di acqua.
La Santoreggia è un’erba utilizzata in cucina. È originaria dell’Asia. Appartiene alla famiglia della menta. Cresce spontanea nelle zone mediterranee d’Italia. Fiorisce in piena estate. Creare un infuso con 4 grammi di questa pianta per 100 ml di acqua ed effettuare dei gargarismi.
Il Ribes Nero predilige habitat del piano montano e fiorisce da Giugno a Luglio. Il frutto ha un caratteristico sapore dolce e acidulo nel contempo. Gargarismi contro le faringiti: succo dei frutti diluito in acqua (1:1).
L’Eucalipto è un albero originario dell’Australia. In Italia cresce lungo la costa tirrenica ed adriatica. Fiorisce da Novembre a Luglio. Per gargarismi: disciogliere qualche goccia di olio essenziale in un bicchiere d’acqua.
Larice e suffumigi per gola:
Il Larice cresce nei boschi submontani e fiorisce da Aprile a Maggio. Veniva utilizzato moltissimo dai Romani, soprattutto per la costruzione di edifici ma anche per alleviare ferite, come riscaldante, antidolorifico e per guarire la rogna. Nel trattamento al mal di gola viene consigliato per fare suffumigi nella forma d’olio essenziale di trementina; va versata qualche goccia in acqua bollente e respirato.
Inoltre, se hai mal di gola evita di:
- Mangiare cibi che irritano ulteriormente, come le spezie: peperoncino, pepe, ecc..;
- Mangiare cibi grassi o fritti che infiammano di più;
per aiutare la gola invece cerca di:
- Bere sia liquidi caldi che freschi;
- Mangiare yogurt che contengono probiotici naturali e favoriscono il potenziamento delle difese immunitarie.
Un aiuto in più: il significato del mal di gola per la New Age
Nella Metamedicina, la gola è il luogo di passaggio delle idee dalla testa al cuore. Dunque, un problema legato alla gola traduce una difficoltà di comunicazione. Il mal di gola spesso è associato alla paura di esprimersi o ad un’emozione di collera “inghiottita”.
Attraverso questo disturbo, il corpo spinge la persona a parlare con amore, aiutandola a comprendere e a capire anche chi non la pensa come lei. Questo disturbo può presentarsi anche quando si è arrabbiati con sé stessi; in questo caso il corpo sta dicendo: “Perdonati”. Può essere inoltre associato alla paura di essere criticati. Se ci si trattiene dal dire le cose, magari per paura di ferire qualcuno, inevitabilmente a lungo andare, si scatenerà una reazione di mal di gola.
Micol Rozza
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