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Portulaca: i benefici terapeutici e culinari

portulaca

La Portulaca oleracea è una pianta erbacea che fa parte del gruppo delle Portulacaceae. Ha un'origine probabilmente araba le cui peculiarità curative erano conosciute già nell'antico Egitto.

Questa piantina grassa ha la capacità di crescere ovunque e oggi viene erroneamente considerata un arbusto infestante di orti e giardini. La caratterizzano foglie ovali e succose, ricche di clorofilla, e tipicamente dei fiori gialli che la colorano da giugno a novembre.

La portulaca è una pianta facile da coltivare ma che non si adatta a tutti i tipi di clima. Questo vegetale infatti mal sopporta il freddo - la sua crescita si arresta quando la temperatura raggiunge i 5/6 gradi sotto zero - e anche l'umidità non favorisce il suo svilupparsi, mentre un clima caldo e la siccità sono delle alleate naturali per avere una portulaca rigogliosa e sana.

Proprietà terapeutiche e nutritive della portulaca

La recente riscoperta della portulaca è dovuta al ritrovamento all'interno di queste piante di acidi grassi polinsaturi di tipo omega 3, fondamentali per prevenire malattie cardiovascolari in quanto riducono il colesterolo "cattivo" - cioè quello LDL - e i trigliceridi, migliorando la circolazione sanguigna. Non solo: questo vegetale ha inoltre proprietà diuretiche, dissetanti, anti-diabetiche e depurative. Un impacco di foglie di portulaca è utile per combattere punture di insetto, eczema, acne e dermatiti. Essa aiuta a prevenire neoplasie, sintomi del morbo di Crohn e molti tumori, ed è anche curativa di gastriti, diarrea, vomito ed emorragie post-partum. È dunque una pianta fondamentale per il benessere naturale e psico-fisico. 

Benefici per la salute della portulaca

Questa pianta a foglia verde è povera di calorie (solo 16 kcal / 100 g) e di grassi, ma al contrario è molto ricca di fibre, vitamine e sali minerali. Le sue foglie fresche contengono sorprendentemente più acidi grassi omega-3 (acido α-linolenico) di qualsiasi altra pianta vegetale a foglia: 100 grammi di foglie fresche di portulaca forniscono circa 350 mg di acido α-linolenico.  Ormai è noto e dimostrato da numerosi studi scientifici che il consumo di alimenti ricchi di acidi grassi omega-3 può ridurre il rischio di malattie coronariche, ictus e aiutare a prevenire lo sviluppo di ADHD, autismo e altre problematiche riguardo allo sviluppo nei bambini.

La portulaca è un'ottima fonte di vitamina A, (1320 UI / 100 g, fornisce il 44% di RDA) una delle più alte tra le verdure a foglia verde. La vitamina A è un noto potente antiossidante naturale e una vitamina essenziale per la vista oltre che essere necessario per mantenere la mucosa e la pelle sane. È noto che il consumo di frutta e verdura naturali ricche di vitamina A aiuta a proteggere dai tumori del polmone e del cavo orale. La portulaca è anche una ricca fonte di vitamina C e alcune vitamine del complesso B come riboflavina, niacina, piridossina e carotenoidi, oltre a minerali dietetici come ferro, magnesio, calcio, potassio e manganese. Tutte ottime informazioni per metterla nel proprio piatto.  Inoltre, nella portulaca sono presenti due tipi di pigmenti alcaloidi betalaina, le β-cianine rossastre e le β -xantine gialle, entrambi potenti antiossidanti con proprietà antimutagene.

Gli usi della portulaca in cucina sono svariati. Questa pianta grassa infatti può essere utilizzata in tutte le sue parti, dalle foglie al fusto, compresi i fiori. L'utilizzo più tipico è quello in insalata: basta tagliuzzare le foglie e mescolarle insieme a pomodori e finocchi. Nelle cucine napoletana, siciliana e romana la portulaca è molto usata come accompagnamento delle insalate, in particolare della rucola e della misticanza. La si può adoperare anche per preparare frittate, minestre, ripieni di pasta fresca e conserve. 

Una curiosità: questa pianta era utilizzata anche dai marinai che, soprattutto durante lunghi viaggi, ne consumavano abbonanti quantità. Il motivo? La portulaca ha anche proprietà antiscorbutiche, e i suoi benefici diuretici e rinfrescanti aiutavano a sostenere meglio e più in salute le lunghe tratte di navigazione.

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