Pregare fa bene alla salute
Quest'affermazione del titolo è annunciata anche dalla scienza grazie a scienziati che hanno sperimentato l'effetto del pregare sulla persona. È inteso che non si intende solo la preghiera cristiana, ma tutte le preghiere, di qualsiasi religioni si tratti.
Possiamo sicuramente affermare che la preghiera è nata con l'umanità, l'essere umano ha sentito la necessità di rivolgersi alla dimensione del sacro con la parola, con il pensiero e con l'azione. Gli scopi della preghiera possono essere diversi: invocare, chiedere perdono, una grazia, un aiuto, per ringraziare, per santificare, per esprimere devozione o abbandono.
Preghiera e benessere: cosa dice la scienza
Può essere mentale o vocale, personale o comunitaria, liturgica o libera. Fatta questa semplice precisazione, torniamo a esplorare come la preghiera possa influenzare in bene la nostra salute e dell'anima e del corpo. La scienza ha ormai dimostrato che la pratica della preghiera può influire sullo stato di salute, facendo ammalare meno e guarire prima. Alcuni studi, riferentisi agli anni Settanta del secolo scorso, hanno evidenziato come il ben pregare abbassi la pressione sanguigna, riduca il ritmo cardiaco e allenti la tensione muscolare, rafforzi la risposta immunitaria e abbassi l'ormone dello stress. Negli studi effettuati si è notato che durante un'esperienza spirituale il cervello tende a offuscare gli stimoli esterni permettendo di concentrarsi sulla propria personale interiorità.
Sono stati riscontrati anche aumenti dei livelli di serotonina nel sangue, e sappiamo che la serotonina regola importanti funzioni come l'umore, il sonno, l'appetito, le emozioni, come porti al buon umore, di come riduca l'ansia e l'aggressività, ed è usata anche come farmaco nella cura della depressione, dell'emicrania e nei disturbi alimentari. I
nsomma, l'azione del ben pregare porta nel nostro organismo e nella nostra psiche dei benefici, anche se noi non siamo in grado di percepirli subito. Più ci mettiamo in sintonia con Dio e la natura, più il nostro organismo affina la sua capacità di autocurarsi, mettendo in opera le sue difese naturali.
Gli studi sempre più avanzati sull'epigenetica, che è la branca della biologia che studia le mutazioni genetiche e la trasmissione di caratteri ereditari, pare individuare non più valide l'idea delle malattie come fenomeni involontari, destino o sfortuna, ma che in parte dipendono anche dai nostri sentimenti e pensieri che possono influenzare la nostra salute.
Un'idea questa non certo nuova che vede in una serena e buona condizione dell'animo la strada per raggiungere il benessere psicofisico.
È doveroso precisare che la preghiera non è un rito magico, ma è un atto di fede che dona forza, energia e benessere. Così come è bene precisare che è giusto distinguere la preghiera cristiana da altre tecniche meditative, che non prevedono "l'incontro con Dio", anche se possono portare benefici al corpo. Ricordo ad esempio l'uso, tra le tecniche laiche, dei mantra, parole o frasi che devono essere ripetute più volte per ottenere un determinato effetto. Celebre è "l'Om" dello yoga. Anche l'Islam o il Buddismo, ad esempio, hanno giaculatorie da ripetere più volte, così come il Cristianesimo ha il Rosario, le quali hanno un effetto benefico sulla nostra psiche.
Il pregare ha un significato molto profondo, non è un semplice biascicare di parole o formule imparate a memoria, ma, perché abbia affetto benefico, deve essere vissuta, sentita, è questo legame profondo con la Divinità che dà senso e produce benessere. È mettersi e abbandonarsi completamente alla volontà di Dio, certi che non rimarremo delusi. Un credente cristiano sa benissimo che è così, d'altro canto lo ha detto Gesù stesso quando dice: chiedete e vi sarà dato, bussate e vi sarà aperto, oppure quando ha raccomandato di pregare ogni giorno senza stancarsi.
Oggi si sta vivendo un momento di crisi religiosa e la preghiera viene considerata, spesso, un inutile perdita di tempo e pratica dei nostri avi bigotti e ignoranti, ma siamo proprio sicuri che è così?
Io sono certo che chi prega ha una marcia in più e riesce ad affrontare la vita con maggiore fiducia, serenità di animo, vincendo le paure quotidiane, e manifestando questo anche nel fisico. La preghiera riesce a cambiare la nostra prospettiva di vita persino nei confronti della morte. Esempi in tal senso non mancano nella storia umana, e non solo di fede cristiana, ma anche di altre fedi. Allora, riprendendo il titolo, si può affermare che pregare fa bene alla salute.