Quanto resiste il Coronavirus sugli oggetti
C’è chi esce a far la spesa e lascia le scarpe fuori dal pianerottolo, chi lava di continuo gli indumenti che indossa e chi disinfetta il cellulare.
Tutte queste azioni hanno alla base una sola domanda: quanto permane il virus COVID-19 sulle superfici? Siamo ormai tutti ampiamente informati sulla trasmissione diretta del virus per via aerea attraverso starnuti o colpi di tosse, notizie meno sicure si hanno invece circa il fenomeno del contatto.
Già da tempo l’OMS afferma che il virus possa persistere sulle superfici per alcune ore fino a diversi giorni e che la durata possa variare in base a condizioni diverse, quali il tipo di superficie, la temperatura o l’umidità dell'ambiente. Risposte più accurate su quanto il Coronavirus resistasugli oggetti e per quanto tempo sia in grado di infettare arrivano da uno studio americano spiegato dai virologi Roberto Burioni e Nicasio Mancini sul sito MedicalFacts.
‘Lo studio statunitense ha valutato non solo la capacità del virus di permanere nel tempo su varie tipologie di superfici ma anche la conseguente capacità di infettare’ affermano i due virologi. ‘Questo confermerebbe come un modo importante di trasmissione del virus sia quello ‘indiretto’ attraverso le nostre mani. Tocchiamo infatti superfici contaminate e, inavvertitamente, ci infettiamo portando le mani alla bocca, nel naso o negli occhi’.
Da tale studio, sebbene i dati siano ancora in fase preliminare, emerge come i materiali più inospitali per il virus siano il rame e il cartone con un dimezzamento della capacità infettiva in meno di due ore per il primo materiale e entro 5 ore abbondanti nel caso del secondo. Un abbattimento completo dell’infettività è stato osservato rispettivamente dopo le 4 ore per il rame e le 24 ore per il cartone. Sulle altre due superfici il virus permane più a lungo.
Sull'acciaio inossidabile la carica infettante risulta dimezzata dopo circa 6 ore, mentre ne sono necessarie circa 7 per dimezzarla sulla plastica. Anche l’azzeramento completo dell’infettività su questi due materiali è più lungo: almeno 48 ore per l’acciaio e 72 per la plastica.
Il rischio, quindi, diminuisce notevolmente al passare delle ore ma non si annulla se non dopo qualche giorno. Alla luce di tutto ciò, vale più che mai la raccomandazione non solo di lavarsi il più frequentemente possibile le mani ma anche, senza che diventi un’ossessione, di pulire le superfici con cui si entra in contatto.
Paola Fontana
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