Scuola 4.0: come si sta affrontando l’emergenza Coronavirus
Siamo nel pieno dell’emergenza del Coronavirus, che ha portato la chiusura delle scuole e delle università in Lombardia. Sono ancora incerti i tempi della ripresa e questo sta generando forte preoccupazione per le attività didattiche.
Nel frattempo nel mondo della scuola, si stanno sviluppando idee per non rimanere fermi in questo periodo di sospensione. Per capire come si stanno muovendo i cantieri, ne parliamo con la maestra Rita De Lorenzis di Legnano (MI).
Chi è la Maestra Rita De Lorenzis
Sono un'insegnante dell’Ics Carducci di Legnano, presto il mio servizio nel plesso Toscanini dove insegno nelle classi terze le materie dell'ambito logico matematico più storia, geografia e musica;
Alcune maestre sono in contatto con le rappresentanti dei genitori per indicare attività da svolgere a casa, altre scuole assegnano compiti tramite registro elettronico, voi come vi state muovendo?
Io personalmente si, e so che lo sono anche altre colleghe della mia scuola. Abbiamo cercato, in questi giorni di supportare i genitori con suggerimenti di lavoro a casa, esercizi e schede di rinforzo degli argomenti già svolti. Noi oltre all'utilizzo del registro elettronico, ci stiamo tenendo in contatto telefonico con i genitori delle nostre classi attraverso il validissimo supporto dei rappresentanti di classe. Tramite mail inviamo loro il lavoro che viene poi condiviso con i genitori della classe.
Che consigli daresti ai genitori per far lavorare i bambini a casa?
Io consiglio comunque un approccio soft. I bambini stanno vivendo, come tutti, un momento particolare; assorbono le nostre ansie e le nostre paure per cui ho consigliato ai genitori di dare la precedenza comunque a delle attività piacevoli ma costruttive come può essere un gioco di società o la lettura condivisa di una bella storia per poi passare alla proposta di qualche esercizio un po' più "scolastico" se vogliamo.
Avete in mente un piano di recupero didattico dopo la sospensione?
Sicuramente in accordo con il Dirigente Dott. Dario Costantino e il team didatticoorganizzeremo l'attività scolastica in modo da poter adeguare la nostra programmazione a questa sospensione delle lezioni.
Al rientro, come spiegherete ai bambini questa pausa didattica?
Io dopo quasi trent'anni di insegnamento ho imparato che ai bambini si racconta sempre la verità, usando sicuramente toni e parole adatte alla loro età. Spesso i nostri alunni dimostrano, soprattutto nelle situazioni più difficili, una maturità sorprendente. Quindi parlerò di questo piccolo mostriciattolo birichino, che si chiama Coronavirus che ci ha costretto a cambiare momentaneamente le nostre abitudini di vita e dal quale possiamo imparare molte cose.
Quali sono gli strumenti digitali che si potrebbe sviluppare, in queste occasioni?
Questa situazione di emergenza è la cartina al tornasole delle problematiche connesse all'uso della didattica digitale in Italia. Altri istituti, soprattutto secondari di secondo grado, hanno potuto garantire continuità scolastica attraverso l'online ma i riscontrano dei ritardi per quanto riguarda la dotazione tecnologica delle scuole e la preparazione adeguata dei docenti. Nulla può sostituire la relazione diretta tra i docenti, gli alunni e il gruppo classe, ma è fondamentale che tutte le scuole sviluppino anche in tempo ordinario, modalità innovative di didattica integrate con il digitale. Bisogna fare ogni sforzo possibile, alla luce di quest'esperienza, per colmare, in tutto il Paese, i gap tecnologici e di formazione degli insegnanti.
Le parole delle maestra Rita rappresentano un segno di positività e di incoraggiamento, non solo per i bambini ma anche per gli adulti.
Da una situazione che mai avremmo previsto, si possono trovare idee e lanciare nuove sfide per il futuro.
Il mondo della scuola è l’anima del nostro paese, custodiamolo e valorizziamolo.
Doveroso un ringraziamento alla maestra Rita De Lorenzis e al Dr. Dario Costantino dell’Ics Carducci di Legnano per averci fornito questa testimonianza di vita scolastica, dove l’aspetto umano rimane sempre la chiave per costruire le idee digitali.