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Guida al vino: basi, servizio e abbinamenti

  • Redazione MilanoFree.it

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Origini e come nasce il vino

Il vino è una delle bevande più antiche: le prime tracce di viticoltura e fermentazione arrivano dal Vicino Oriente e Caucaso migliaia di anni fa, per poi diffondersi nel Mediterraneo e nel mondo. Oggi è al tempo stesso agricoltura, cultura e — per molti — una piccola arte quotidiana.

Alla base c’è la fermentazione alcolica: i lieviti trasformano gli zuccheri del mosto in alcol e CO₂. Il risultato dipende da vitigno, clima, pratiche in vigna e scelte di cantina.

Tipi di vinificazione

  • Bianco — si lavora in genere senza macerazione sulle bucce: colore chiaro, profumi freschi, acidità protagonista.
  • Rosato — breve macerazione (poche ore) o salasso: tonalità rosa e beva agile.
  • Rossomacerazione prolungata sulle bucce: estrazione di colore e tannini; struttura più marcata.
  • Spumante — seconda fermentazione (in Metodo Classico in bottiglia o Charmat in autoclave) per creare le bollicine.
  • Dolce — da uve appassite, botritizzate o vendemmia tardiva; residuo zuccherino più alto, spesso aromi intensi.

Degustazione in 3 passaggi

  1. Vista — osserva colore e limpidezza (indice di età e stile).
  2. Naso — avvicina il calice, ruota leggermente: emergono frutta, fiori, spezie, tostature, erbe.
  3. Bocca — valuta dolcezza, acidità, tannino (nei rossi), alcol, corpo e persistenza.

Tip: servire alla temperatura giusta aiuta a evitare rossi “caldi” o bianchi “muti”.

Bicchieri, decanter e servizio

  • Bianchi: calice medio con apertura leggermente chiusa (preserva freschezza).
  • Rossi strutturati: calice ampio tipo Bordeaux; per aromatici delicati (es. Pinot Noir) calice stile Borgogna a pancia larga.
  • Spumanti: meglio tulipano (o calice da bianco) del flûte: valorizza profumi e non “soffoca”.
  • Decanter: utile per rossi giovani (ammorbidisce il profilo) e per vecchie annate (separa eventuali sedimenti).

Temperature di servizio

Sono intervalli indicativi: conta la temperatura del vino, non della stanza.

StileConsiglio
Spumanti metodo classico / charmat 6–8 °C
Bianchi giovani / aromatici 8–10 °C
Bianchi strutturati / legno 10–12 °C
Rosati 10–12 °C
Rossi giovani / medio corpo 14–16 °C
Rossi strutturati / evoluti 16–18 °C (non oltre ~20 °C)
Muffati, passiti, dolci 10–12 °C (alcuni rossi dolci 14–16 °C)

Perché: se un rosso è troppo freddo, i tannini paiono più amari/astringenti; se un bianco è troppo freddo “si chiude” al naso.

Abbinamenti rapidi

  • Bianchi freschi → crudi di mare, pesce, verdure, caprini.
  • Bianchi strutturati/legno → carni bianche, primi saporiti, formaggi medi.
  • Rosati → aperitivi, pizza, cucina etnica non piccante.
  • Rossi giovani → salumi, paste al ragù, griglia leggera.
  • Rossi importanti → brasati, selvaggina, formaggi stagionati.
  • Bollicine → dall’aperitivo a tutto pasto (versioni pas dosé su piatti sapidi).
  • Dolci → dessert della stessa intensità (regola d’oro: il vino più dolce del dolce).

Conservazione e apertura

  • Riposo: 10–14 °C, buio, umidità moderata, bottiglie coricate (tappo in sughero).
  • Dopo l’apertura: richiudi bene e conserva in frigo; bianchi/rosati/spumanti 1–3 giorni, rossi 2–4 (variabile).
  • Difetti comuni: odore di tappo (TCA), ossidazione spinta, riduzione (note di “uovo/solfuro”): in questi casi meglio cambiare bottiglia.

Bevi responsabilmente.

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  • Ultimo aggiornamento il .