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Colonne Votive di Milano: un tuffo nella storia

Quasi certamente per molti sentire parlare di Colonne votive site in Milano è una novità, eppure anche queste sono parte della nostra storia milanese, di cui ora vi racconto qualcosa.

Le Colonne votive, conosciute all’epoca anche come Croci votive o Crocette, sono delle colonne votive legate al culto cristiano, a volte con funzione di rappresentare un ex voto, ma nate con uno scopo ben preciso, infatti, sono principalmente nate in occasione della peste del 1576, poiché prima di questa data in Milano le Colonne erano solo sei. Come mai allora questo sviluppo? Con l’arrivo e il propagarsi della disgrazia della peste si era imposto la quarantena, ossia un periodo di quaranta giorni di isolamento. Il termine “quaranta giorni” lo si lega al fatto che le navi che provenivano da zone colpite dalla peste, dovevano stare in isolamento appunto quaranta giorni. Come mai proprio quaranta? Perché questo numero rappresenta nella simbologia numerica, il numero della prova, così come si riscontra nella narrazione biblica. La quarantena era anche detta contumacia, il cui termine significa isolamento, segregazione e, appunto, quarantena.croce stazionaria sant eufemia milano foto cicala

Poiché nel periodo di quarantena non era possibile uscire dalla propria abitazione, la Chiesa organizzò in alcune piazze della città degli altari per la celebrazione della santa Messa, in modo che i cittadini potessero assistervi dalle finestre delle loro abitazioni, poi l’arcivescovo Carlo Borromeo ne fece erigere di nuove e ordinò che sulla loro sommità vi fosse una Croce piuttosto grande e che queste fossero circondate da una cancellata in ferro. Sentì anche la necessità di costituire una Compagnia di persone pie che si prendessero cura di accudire le colonne. Queste Compagnie presero il nome di Compagnie della Santa Croce che, nel 1703 erano ben 46.

Colonne votive a Milano: dove sono

Come sappiamo la Milano del tempo era divisa in sei sestieri, e in questi sorgevano le Colonne votive, e che ora vi vado ad elencare.

Sestiere di Porta Comasina, conosciuta anche come Porta Cumana o Comacina, annoverava queste Colonne votive: Croce di San Barnaba, tuttora esistente, Croce di Sant’Ampelio in piazza Carmine, Croce di San Benigno che si trovava in largo la Foppa, Croce di San Geronzio situata all’incrocio tra via Ponte Vetero e via Sacchi.

Sestiere di Porta Nuova, possedeva tre Croci: Croce di Sant’Eusebio situata in piazza San Marco, Croce di Santa Maria alla Scala nei pressi dell’omonima chiesa, Croce di San Protaso nell’attuale via Manzoni.

Sestiere di Porta Ticinese, Croce di San Dazio tra via De Amicis e via Correnti, Croce di San Magno nell’attuale via Crocefisso, Croce di San Lazzaro, tuttora esistente, Croce di San Materno situata al Carrobbio, Croce di San Mansueto tra via Arena e via Conca del Naviglio, Croce di San Michele tra via Disciplini e via della Chiusa e Croce di San Pietro Martire ancora esistente.

Sestiere di Porta Romana, aveva otto Croci: Croce di San Calimero ad oggi ancora esistente, Croce di San Glicerio, esistente, Croce di San Marolo esistente, Croce di Sant’Elena tuttora esistente, Croce di San Nazaro, Croce di San Protaso tra Santo Stefano e via Laghetto, Croce di San Castriziano era nella contrada dei Tre Re, Croce di San Mauricilio tra via Speronari e via Falcone.

Sestiere di Porta Vercellina, Croce di Sant’Ambrogio nell’area di Piazza degli Affari, Croce di Sant’Ausonio, Croce di San Rocco tra corso Garibaldi e via Anfiteatro, Croce di Sant’Anatolone tra corso Magenta e via San Giovanni sul muro. 

Sestiere di Porta orientale, sette sono le Croci: Croce dei Santi Gervaso e Protaso, Croce di San Martiniano ancora esistente, Croce di San Caio, situata all’incrocio tra via Corridoni e via Battisti, Croce di San Dionigi all’incrocio di corso Venezia con via Borghetto, è quella citata nei Promessi Sposi e nel saggio “Storia della colonna infame”, Croce di Porta Orientale o di San Mona, tra piazza san Babila e via Montenapoleone, Croce di Monforte situata nella via Monforte, Croce di San Salvatore, era situata nell’area oggi occupata dalla Galleria V. Emanuele II.

Corpi Santi di Milano, Croce di Santa Maria Bianca al Casoretto, Croce di Santa Maddalena ancora esistente, Croce di Quarto Cagnino.

Queste Colonne fungevano anche da processione per celebrare, al tempo opportuno, la Via Crucis per le strade di Milano. 

Nel 1784 furono soppresse le Confraternite della Santa Croce e, nel 1786, alcune Colonne furono demolite conservandone solo 11. 

Qui mi fermo, soddisfatto di aver riempito un altro piccolo puzzle della nostra bella Milano.

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