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La chiesa di San Bernardino ad Abbiategrasso

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Chi percorre la strada che dal Palazzo Comunale di Abbiategrasso conduce a Santa Maria Nuova si trova davanti alla chiesa di San Bernardino, uno dei monumenti più importanti del centro storico. 
Le sue origini risalgono al XV secolo quando venne edificato un piccolo oratorio allo scopo di onorare il ricordo dell’omonimo santo, che vi aveva predicato nel 1431, durante una tappa del suo viaggio verso Vigevano.
 
Ma col passar del tempo il piccolo oratorio, che ospitava sia la Confraternita di San Bernardino che la Scuola del Rosario, si rivelò insufficiente al punto che nel 1604 venne sostituito con una nuova chiesa disegnata dal Mazenta e finanziata dal Cardinale Federico Borromeo. 
Successivamente Francesco Maria Richini, uno dei più celebri architetti del Barocco milanese, lavorò alla facciata, che venne terminata solo nel 1756.
 
Quindi l'abbiatense Carlo Federico Pietrasanta si dedicò alla sagrestia, al coro e collaborò all’edificazione del campanile e della facciata, mentre per tutto l'Ottocento restauri e decori si susseguirono, culminando nel nuovo altare maggiore.
Recentemente la Chiesa di San Bernardino è stata ristrutturata e riportata alla bellezza originaria.
 
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La slanciata facciata ha mantenuto la parte bassa e la terminazione in alto ideate dal Richini, prive di eccessi decorativi e movimenti curvilinei, mentre la fascia centrale dotata di una grande finestra con decoro borrominiano fu aggiunta dal Pietrasanta nel Settecento. 
L'interno è al tempo stesso solenne e grandioso, con una volta dotata di finestre laterali, cappelle che rientrano nella muratura e una linearità tale che ha mantenuto la sostanza del progetto del Mazenta con alcuni ritocchi successivi. 
Nella prima cappella a sinistra si trova la statua di San Antonio assieme a un ricco altare barocco in stucco con angeli, mentre le altre cappelle ospitano l’altare di San Pietro Martire in marmi neri e rosa decorato con statue settecentesche e l'altare di San Mauro con al di sopra un imponente dipinto risalente al 1740 e sopra l'altare maggiore troviamo in una cornice in stucco un dipinto raffigurante San Bernardino.
Gli altari più antichi sono quello della Madonna dei Sette Dolori, con un dipinto seicentesco circondato da una serie di nere colonne tortili e alcune statue di profeti e un altare a destra, che ospita un Crocifisso risalente all'inizio del Seicento e una lapide che ricorda i numerosi condannati a morte che vennero affidati ai Disciplini. 
L'organo e l'altare maggiore sono stati aggiunti nell’Ottocento, mentre  il primo risale al 1853, il secondo è del 1820 e accoglie  una statua della Vergine del Rosario circondata da una serie di tondi dipinti, mentre dietro si trova un ampio coro utilizzato dalla Confraternita durante le funzioni religiose.
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