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Salita al campanile della Basilica di S.Vittore a Milano

campanile san vittoreSALITA AL CAMPANILE – GIORNATA DELL’ARTE CAMPANARIA AMBROSIANA



Apertura straordinaria al pubblico della Basilica di S.Vittore a Milano sabato 15 settembre, dalle ore 10.00 alle 17.30, i visitatori potranno salire sul campanile, accompagnati dai volontari della Federazione Campanari Ambrosiani.

Nel centro di Milano, a due passi da S. Ambrogio, le campane vengono ancora suonate a mano come 100 e passa anni fa! Il campanile della Basilica di S. Vittore al Corpo mantiene in funzione tutti i sistemi tradizionali per il suono manuale delle campane, le corde e la tastiera per il suono a festa, una sorta di grosso pianoforte suonabile con la forza dei pugni su grossi tasti in legno posto direttamente nella cella campanaria. Un complesso unico nel suo genere restaurato con criteri filologici e utilizzato regolarmente dai suonatori della Federazione Campanari Ambrosiani.

La Basilica verrà aperta alle visite per l’intera giornata per consentire la salita al campanile, in piccoli gruppi guidati. I visitatori, una volta percorse le scalinate e giunti sulla cima del campanile, a circa 50 metri d’altezza, oltre che ammirare il panorama affascinante che si affaccia sul centro di Milano, potranno toccare direttamente le campane e capirne i meccanismi di funzionamento e le tecniche che permettono di suonarle armoniosamente.

I maestri campanari saranno a disposizione del pubblico per illustrare i particolari, la storia e le tradizioni dei campanili milanesi.

La Basilica sorge sul complesso monastico olivetano edificato nel ‘500 su una precedente basilica paleocristiana, la chiesa, progettata da Vincenzo Seregni nel 1533, venne completata in seguito, seppure la facciata sia rimasta incompiuta, col contributo di Pellegrino Tibaldi, Martino Bassi e Galeazzo Alessi. All’interno si possono ammirare lo straordinario coro ligneo, gli splendidi Angeli musicanti affrescati nel 1617 sulla cupola da Moncalvo, la cappella Arese, aggiunta nel 1669 da Girolamo Quadrio, e tele di Camillo Procaccini, Francesco Cairo, Daniele Crespi e Ambrogio Figino.

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