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27 gennaio: Giornata della Memoria

giorno della memoriaLa Giornata della Memoria è ormai prossima. Questa ricorrenza - riconosciuta dalle Nazioni Unite - cade esattamente il 27 gennaio di ogni anno (a partire dal 2001 per noi italiani) per ricordare le vittime del nazismo, ovvero lo sterminio degli ebrei (“Shoah”) e, nello specifico italiano, le leggi razziali del 1938 e il dramma dei deportati nei lager.

Perché proprio il 27 gennaio? Perché quel giorno del lontano 1945 le truppe sovietiche irruppero nel campo di Auschwitz per liberare i detenuti. E la Giornata della Memoria vuole commemorare proprio gli eroi di quell’atroce dell'Olocausto, prigionieri, perseguitati e tutti coloro che hanno rischiato la vita per proteggerli.

Glielo dobbiamo. Ricorda Yakov Vincenko un soldato semplice dell’Armata rossa che ha aperto i cancelli di Auschwitz: “Nemmeno noi che abbiamo visto ci volevamo credere. Ho sperato per anni di riuscire a dimenticare, poi ho capito che sarebbe stato da complice, da colpevole. Così adesso ricordo, anche se non sono riuscito ancora a comprendere”. Se questo è lo stato d’animo di un uomo che non è stato prigioniero, quale sarà mai la piaga interiore che resta nei sopravvissuti?

L’istituzione di questa giornata fa da contraltare alla privazione dell’identità che hanno subito le masse deportate nei campi di sterminio. I pochi sopravvissuti a questo orrore, oltre a portarsi una ferita indelebile per tutta la vita, hanno faticato a raccontare la loro esperienza e a essere compresi da coloro che non l’avevano vissuta e non accettavano di capire tanto dolore o semplicemente se ne volevano distaccare per ricominciare a vivere dopo la guerra.

E ognuno di noi è in dovere di fermarsi a riflettere e memorizzare bene le atrocità che una mente umana può architettare. Ognuno secondo il proprio grado di maturazione, quindi anche i giovani, anche i ragazzini, anche i bambini nel loro piccolo. Perché anche questa è educazione. Anzi, soprattutto oggi che la società fa sempre più fatica a fornire delle linee guida, è bene che certi paletti rimangano ben piantati per terra ed eretti altrettanto in alto affinché nessuno li perda di vista.

In Italia l’articolo 2 della legge n. 211 del 20 luglio 2000 definisce così le finalità e le celebrazioni del Giorno della Memoria:

“In occasione del "Giorno della Memoria" di cui all'articolo 1, sono organizzati cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione, in modo particolare nelle scuole di ogni ordine e grado, su quanto è accaduto al popolo ebraico e ai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti in modo da conservare nel futuro dell'Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese e in Europa, e affinché simili eventi non possano mai più accadere”.

Auschwitz è arrivata perché migliaia di persone che sapevano si sono rifiutate di porsi il problema della loro responsabilità. Troppi complici, che non hanno ucciso, hanno però permesso che l’annientamento funzionasse. Cogliere e capire questi aspetti significa individuare delle linee guida rispettose e valide per costruire il nostro domani.

Primo Levi in Se questo è un uomo scrive: “ … ricordare è difficile perché l’esperienza del lager appare così assurda da risultare incredibile …”.

Ma Occorre ricordarlo, bisogna ricordare.

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