Lo Specchio tra storia e simbolismo
Lo specchio, chi non lo conosce! È dal latino spěculu(m), da spěcere ossia guardarsi. Lo specchio, detto semplicemente, è una superficie riflettente levigata, la cui immagine è detta "virtuale". Esistono diversi tipi di specchi come gli specchi curvi, gli specchi parabolici concavi, gli specchi sferici convessi. Lo specchio non capovolge le immagini da destra a sinistra e viceversa, ma tra fronte e retro. Terminata questa piccolissima e incompleta introduzione , passiamo a conoscere la storia di quest'oggetto divenuto ormai inseparabile.
Gli specchi più antichi erano semplici lastre di metallo, di argento, bronzo o rame, perfettamente lucidate. Dobbiamo a Venezia, in specifico a Murano, se nel XIV secolo gli specchi furono prodotti unendo una lastra di cristallo lucidato con fogli di mercurio e stagno i quali venivano uniti al vetro tramite un bagno di mercurio e facendo una certa pressione. Processo comunque costoso e piuttosto complesso, tanto che questi specchi finivano nelle case di nobili e nelle regge. La Galleria degli specchi di Versailles è frutto del lavoro degli artigiani di Murano. Oggi gli specchi consistono in una lastra di vetro su cui viene deposto un sottile strato di argento o alluminio, fissato poi al vetro con un processo di elettrolisi.
L'utilizzo principale di uno specchio è quello di specchiarsi, ossia vedere la propria immagine o altro oggetto. Soprattutto funzionale per la cosmesi, termine derivante dal greco col significato di "mettere in ordine". Altri usi sono legati agli strumenti ottici, come ad esempio i telescopi, nei laser, per aumentare la visibilità e la sicurezza, come specchietto retrovisore nei mezzi di trasporto, in occhiali da sole.
Un uso simpatico degli specchi è quello presente nelle fiere dove, grazie a specchi piani curvati in diverso modo, permettono di distorcere le immagini in modo grottesco. Altra funzione, meno simpatica della precedente, è quella che vede lo specchio usato come arma; si ricordano i famosi specchi ustori usati da Archimede. Altro uso è quello di inviare segnali riflettendo la luce solare, oppure grazie a uno strumento chiamato eliografo.
Gallerie sontuose degli specchi si possono vedere nella reggia di Venaria Reale a Torino, così come nel Palazzo Spinola e nel Palazzo Reale di Genova.
Specchio: mitologia, favole e credenze popolari
Lo specchio ha sicuramente stimolato l'immaginario umano, tanto da entrare nelle religioni, nella mitologia e nel folclore di tutti i popoli. Nelle favole è spesso presente uno specchio magico, ad esempio nella favola di Alice o in quella di Biancaneve, dove la strega Grimilde chiede ad uno specchio "Chi è la più bella del reame".
Vi sono poi diverse credenze popolari, come ad esempio quella di coprire gli specchi alla morte di qualcuno, affinché la sua anima non restasse "imprigionata" nello specchio e quindi non poter raggiungere l'aldilà. Oppure quella che afferma che un vampiro non venga riflesso da uno specchio in quanto non possiede più l'anima. Altro aspetto interessante è quello di uno specchio visto come "porta di accesso" a un mondo fantastico, irreale; spesso usato nelle favole, nei fumetti, nei racconti di fantascienza, nella cinematografia, nei videogiochi e nei giochi di ruolo.
Simbologia dello specchio
La simbologia dello specchio, come oggetto magico, incarna sia aspetti positivi che negativi, divenendo a volte oggetto divinatorio, attribuendogli il potere di materializzare il passato e il futuro. È anche visto come segno della vanità, attributo della lussuria, a questo proposito in ambito medico è citata la katoptronophilia, che è una parafilia che consiste nell'attrazione sessuale nell'osservarsi allo specchio, in particolare durante le proprie performance sessuali. Simbolo della virtù della prudenza e della verità; della verità poiché lo specchio mostra ciò che vede realmente senza nessuna alterazione, dimostrando che la realtà di quel momento è la verità. Lo specchio è ritenuto simbolo lunare per la sua condizione riflettente e passiva.
Moltissime sono le fiabe legate alla presenza di uno specchio, così come i miti, su tutti ricordo quello di Narciso. Anche l'arte pittorica ha ripreso questo oggetto, cito ad esempio di Jan Van Eych il "ritratto dei coniugi Arnolfini", oppure del grande Van Gogh, che poneva lo specchio di fronte a sé. Anche il cinema ha fatto uso dello specchio, vedasi nel film di Todd Phillips "Joker", o ne " Il Cigno nero" di Darren Aronofski.
Molto ci sarebbe ancora da raccontare su quest'oggetto, pensiamo solo all'uso dello specchio nei riti legati alla magia o in quelli folcloristici, ma per oggi mi fermo qui.
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