Curiosità su Niguarda
Niguarda, nata come borgo contadino a pochi chilometri da Milano e comune con un proprio stemma, è oggi inglobata nella metropoli milanese. Di quest’antico borgo contadino, in cui sono nato in un giorno di marzo e sono ancora affettivamente legato, vi voglio raccontare alcune curiosità.
Nella bellissima chiesa domenicana di Santa Maria delle Grazie a Milano, si venera la Madonna della Peste; pestilenza che, nel 1630, colpì parte dell’umanità, e, ovviamente, anche Niguarda. Nell'archivio della Curia, al volume B, si può leggere un appunto di monsignor Borella, che ordinava ai niguardesi di fare digiuno la vigilia della festa della Visitazione, il 29 giugno, e festeggiarne il giorno, per ringraziare del voto fatto alla Madonna perché fermasse quest’orrenda calamità.
Altra immagine miracolosa è quella della “Madonna delle gallette”, che sono i bozzoli dei bachi da seta, e che le famiglie contadine supplicavano affinché la produzione fosse abbondante e riuscire così a “sbarcare il lunario”. Vi era anche la “Madunina della Bicocca”, una santella posta nei pressi di Viale Suzzani, circondata da cespugli di robinia, nei pressi di un canale di acqua sorgiva, dove, quando la fede era semplice, ci si fermava per una prece.
Niguarda era costeggiato da un “amico – nemico”, il Seveso che, oltre a portare buona acqua per i campi, a volte era anche portatore di sciagure e distruzione. Allora il fiume era pescoso, e molti ragazzini, in estate, facevano il bagno nelle sue fresche acque. Un altro fascino della campagna niguardese era quando in autunno e inverno arrivava, puntuale, la “scighera”, ovvero la nebbia, che tutto nascondeva creando un paesaggio irreale.
La chiesa di Niguarda è dedicata a San Martino, e sembra risalire al XII secolo. Al suo fianco si trovava l’asilo Santagostino, gestito dalle suore, che ricordo ancora poiché da me frequentato, così come, divenuto più grandicello, andavo a giocare all'oratorio posto dietro la chiesa. In questa chiesa il comico Gino Bramieri, sposò Nuccia Barbieri, residente a Niguarda, e andarono ad abitare dal 1947 al 1956, in una casa di ringhiera in via Ornato, 7.
Due erano le feste particolarmente care ai niguardesi, la Sagra, la prima domenica di ottobre, Festa del Santo Rosario, e quindici giorni prima di Pasqua con l’Ufficio religioso dei morti, chiamato “l’ufisi”, che si svolgeva tra via Hermada, via Passerini fino a piazza Belloveso, dove sorgeva la chiesa. In quelle occasioni era di prassi gustare la “turta del Michelasc”, fatta di pane raffermo bagnato nel latte, uova, uva passa, burro, cioccolato fondente grattugiato, amaretti sbriciolati e zucchero. Erano presenti le giostre, richiamo forte soprattutto per i bambini, inoltre vi era anche un cinematografo, l’Imperia, costruito nel 1925, anche se altri locali, poi spariti, proiettavano film muti, si ricordano “il Centro”, il cinema “Garibaldi”, il “Vittoria” e un cinema all'aperto. Per gli amanti del ballo liscio, vi era il “Circolo Primavera”.
Molte erano le trattorie nel territorio di Niguarda, ne riporto alcune, riservandomi, magari in un successivo articolo, di descriverle meglio. La più conosciuta è la “trattoria California”, sita in Via Ornato, sempre in questa via era la trattoria “Caferin di Bagianit”, poi la “trattoria del Riccardo”, la “trattoria della mamma Peppa”, “l’Osteria del Cecc”, la “Curt di Pisett”, la “trattoria del Pansciun”, la “trattoria della Pesa", la trattoria “Punt di Asen”, la “trattoria del Sassett”, e molte altre ancora.
Oltre a questi luoghi di ristoro, il territorio di Niguarda ospitava anche interessanti costruzioni come: Villa Clerici, la Casa di Redenzione Sociale, l’Oratorio di Santa Teresa, Villa Trotti, Villa Corio, Villa Lonati, la Bicocca degli Arcimboldi. Non è possibile non menzionare il Calzificio Santagostino, presente sul territorio niguardese dal 1876, e che ha dato lavoro a molte donne.
A Niguarda non sono mancate Associazioni sportive e non, ne riporto alcune.
- Cooperativa Muratori di Niguarda.
- Società di Mutuo Soccorso tra Contadini e Operai.
- Unione Operai Escursionisti Italiani del 1924.
- L’Ambrosiana, squadra di calcio di Niguarda del 1931.
- La Niguardese, squadra di calcio del 1955.
- Centro Sportivi Frassati e gruppo sportivo.
- Società Ciclistica Niguardese.
- Bocciofila Niguardese, una delle 23 bocciofile presenti nel quartiere. Mi ricordo i “ tri basei”, dove ogni tanto andavo con mio papà a vederlo giocare alle bocce.
- Corpo Musicale 1° Maggio del 1903.
- Corpo Musicale Santa Cecilia, dell’oratorio di Niguarda, nato nel 1925.
- L’Eco di Niguarda.
Moltissimo altro ci sarebbe da raccontare, ma lo spazio tiranno mi richiama all’ordine, per cui….. mi fermo!
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