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Il Drago di Porta Orientale

La vicenda tratta di un Drago, proprio uno di quelli che appare nei dipinti e che lo vedono cadere sconfitto da San Giorgio, che pare abbia osato spingersi sino alle porte della città, e precisamente alla Porta Orientale, oggi Porta Venezia.drago-porta-orientale

Vediamo però come si sono svolti i fatti. È opportuno far riferimento allo stemma di Milano che, come sappiamo, raffigura un biscione con un bimbo in bocca, stemma, questo, dei Visconti, i quali devono la scelta dell’emblema all’eroica impresa del loro antenato Uberto, il quale avrebbe ucciso un drago nei pressi della Porta Orientale.

Questo è quanto si racconta, ovviamente l’esistenza dei draghi in terra lombarda, e non solo, è tutta da dimostrare. Per poter però continuare la nostra storia, dobbiamo dare per buona l’esistenza di questo strano animale, e ci domandiamo: da dove proveniva? E come mai si era spinto sino alle porte della città? La provenienza è incerta, chi dice da uno dei fiumi lombardi, chi invece sostiene provenire da uno dei laghi del mantovano.

Del drago ucciso si decise, però, di conservarne le ossa nella chiesa di San Barnaba, che era nei pressi di San Colombano al Lambro, poi trasferite in altro sito. Alla fine però se ne persero le tracce e la questione divenne preda dell’oblio e noi, ancora oggi, siamo a disquisire se i draghi sono esistiti o no. Un fatto però è certo, un nulla non è immaginabile e “creare” qualcosa attingendo dal nulla non è possibile; e allora?

Allora aspettiamo che qualche genio italico alla Leonardo inventi la “macchina del tempo”, e così conosceremo davvero come stavano realmente le cose.

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