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San Martino: a Magenta una basilica straordinaria

san martino

La prima Chiesa di San Martino si trovava a Magenta nell'omonima piazza, oggi conosciuta come Piazza Kennedy.

Nel 1859 fu utilizzata come ospedale da campo per i feriti della Battaglia di Magenta. Verso la fine dell’Ottocento l’ampliamento della comunità ecclesiastica magentina e il desiderio di avere un luogo che onorasse i Caduti del­la Battaglia di Magenta portò don Cesare Tragella, il prevosto di   Magenta, alla decisione di far edificare una nuova chiesa.

La nuova chiesa, progettata dall’ar­chitetto Parrocchetti in stile neo-rinascimentale italiano, fu consacrata a San Martino e San Gioacchino. I lavori cominciarono con la posa della prima pietra nel 1893, e le numerose difficoltà tecniche ed economiche furono ben presto superate grazie anche all'aiuto che fu fornito gratuitamente dai parrocchiani, tanto che nel 1901 fu possibile celebrare la prima Messa, anche se su un altare improvvisato.

La monumentale opera venne consacrata il 24 Ottobre 1903 dal Cardinale Ferrari. Nel 1913 fu inaugurata la torre campanaria, anch’essa  in stile neorinascimentale. Nel 1932 iniziarono i lavori di costruzione della facciata che, a causa del secondo conflitto mondiale e delle difficoltà economiche, terminarono solo nel 1959.

Il 3 Marzo 1948 il Papa Pio XII elevò la chiesa a Basilica Minore Romana. Negli anni '60 fu realizzato il  pavimento marmoreo, ampliato l'altare Maggiore e fu collocata una nuova mensa rivolta verso l'assemblea dei fedeli.

Nella facciata, sopra la porta centrale, possiamo ammirare un affresco che raffigura San Martino, accompagnato dagli angeli e con il diavolo vinto ai suoi piedi, che incontra Dio. Le lunette centrali e laterali ospitano sei bassorilievi contenenti episodi che illustrano la vita di san Martino.

Sul pavimento della facciata, troviamo magnifici tondi con bas­sorilievi di vari santi.

La porta centrale è affiancata da due statue di S. Pietro e S. Paolo, con ai lati due lesene decorate da vari motivi ornamentali

Ai lati esterni del cartiglio con "Basilica Romana Mi­nore” vi sono due grandi tondi raffiguranti San Giuseppe Cafasso e San Giovanni Bo­sco, con al di sopra  Sant'Ambrogio e San Carlo.

 

chiesa san martinoLa pianta dell’edificio è a croce latina, con una navata ampia centrale e due laterali strette e più basse.

La navata è sormontata da una cupola con un tamburo finestrato e forma slanciata.

L'ingresso centrale ad arco poggia su quattro colonne in stile co­rinzio, mentre nella lunetta che le sovrasta trova po­sto un bassorilievo sul battesimo di S. Martino.

L'altare Maggiore di marmi policromi e con una mensa pog­giante su quattro colonne di marmo bianco, è decorato con un bassorilievo di metallo dorato raffigurante l'Ultima Cena e una statua del Cristo Risorto.

Sul lato sinistro del transetto c’e una Cappella dedicata alla Madonna del Ro­sario con un altare in le­gno dipinto.

A destra e a sinistra di questa cappella ne sono ve ne sono due dedicate a S. Francesco e a S. Giuseppe.

Nel lato destro del transetto si trova la Cappella di Santa Crescenzia, con un altare anch’esso in le­gno dipinto e l'urna contenente i resti della Martire.

Le cappelle ai suoi lati sono dedicate al Sacro Cuore e al Sa­cro Crocifisso.

All'ingresso della Basilica possiamo notare  l'antico organo Prestinari, che inaugurato nel 1860 nella vecchia parrocchiale, fu trasferito nella nuova Basilica nel 1902, ed è attualmente utilizzato per concerti solenni.                                                                                                                            

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