Seminario Arcivescovile Milano
Il Seminario Arcivescovile Milano ha 3 sedi: Venegono Inferiore (Va) dove si trova il Seminario Pio XI, sede centrale occupata dal III, IV, V e VI corso teologico.; Seveso (Mi) dove si trova il Seminario di S. Pietro Martire che è abitato dagli alunni del corso propedeutico e di I e II teologia; e la sede di Milano, in C.so Venezia 11, dove si trova il Centro Pastorale Paolo VI ed è utilizzata per diverse attività diocesane.
Tra ciò che San Carlo Borromeo ci ha lasciato in eredità, non si possono dimenticare i nostri Seminari. Al Borromeo, infatti, stava molto a cuore la formazione del clero, così, ancor prima di prendere possesso materiale della diocesi di Milano, fece aprire un convitto in uno dei quartieri milanesi più antichi, il Carrobbio, sotto la cura dei gesuiti.
Di questo edificio e della chiesa di S. Vito al Carrobbio (era situata più o meno in fondo all'attuale via Torino, dove comincia il Corso di Porta Ticinese) oggi non rimane più nulla.
Non tutti gli allievi, però, potevano essere ospitati, così nel 1565 san Carlo decise di costruire un Seminario in Corso Venezia (allora Porta Orientale), sull’area del Monastero di San Giovanni, confiscato al soppresso ordine degli Umiliati. I lavori iniziarono nel 1566 e proseguirono anche sotto l’episcopato del cardinale Federico Borromeo, cugino di Carlo, che fece costruire il cortile con i colonnati e il monumentale portale su Corso Venezia realizzato a metà del ‘600 dall'architetto Francesco Maria Richini. Le due cariatidi, opera dello scultore Giambattista Casella, raffigurano, secondo le varie interpretazioni, la Teologia e la Filosofia, oppure la Pietà e la Speranza, mentre due putti reggono lo scudo con il motto carolino Humilitas.
L’edificio di Corso Venezia ha attraversato più di quattro secoli di storia e ne ha viste davvero di tutti i colori! Nel 1798, ad esempio, vi fu alloggiato il Ministero della Guerra della Repubblica Cisalpina. Più tardi il Seminario tornò in possesso della sua sede, ma iniziò un processo di decadenza, che sfociò nell'abbandono nel 1930, quando i seminaristi vennero trasferiti a Venegono Inferiore.