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Museo Diocesano di Milano: tra Collezionismo e Storia ambrosiana

Il Museo Diocesano di Milano si trova nel complesso di Sant'Eustorgio, uno dei luoghi più significativi di Milano sia dal punto di vista storico e monumentale che da quello simbolico per la storia del cristianesimo, punto di partenza delle processioni di insediamento del nuovo arcivescovo. Si è deciso quindi di promuovere l’amore per l’arte ed impedire la dispersione del ricco patrimonio artistico della diocesi, e allo stesso tempo valorizzare maggiormente l’area. Il museo sorge nel secondo chiostro dell’antico convento domenicano, che fu gravemente danneggiato durante la seconda guerra mondiale.

Nella zona del Museo Diocesano ci sono tante cose da vedere: dalle Colonne di San Lorenzo, nei pressi dell’omonima Basilica di San Lorenzo Maggiore alle Colonne fino al parco sul retro della Chiesa, il Parco delle Basiliche. Ma vediamo ora in dettaglio cosa vedere nel museo.

Museo Diocesano di Milano: storia e arte

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Inaugurato dal cardinale Carlo Maria Martini nel 2001, il progetto di allestimento prende in considerazione la struttura ospitante, osservando anche parametri di accoglienza, sicurezza e corretta comunicazione, oltre a quello dell’esposizione flessibile. Concetto fondamentale se si pensa che uno dei motivi per cui vale la pena tornare è la continua presenza di mostre temporanee di arte antica e contemporanea, tale da rendere sempre nuovo e vivo il museo storico.

La maggior parte delle opere esposte proviene da donazioni e lasciti, oltre che da alcune chiese della diocesi. La collezione permanente comprende più di settecento opere che coprono l’arco di tempo dal IV al XXI secolo:  dipinti, sculture, oggetti di oreficeria a tema sacro.

Al piano terra, nei cosiddetti cortili di S. Ambrogio, troviamo un nucleo di opere connesse alla storia e provenienti dalla Basilica del Santo, dal IV al VII secolo. Ad accoglierci il grande clipeo con il busto di S. Ambrogio benedicente, capolavoro di epoca ottoniana. Sempre costeggiando il chiostro, vediamo opere dalla diocesi dal XIV al XVI secolo, tra le quali ricordiamo un affresco staccato di Bernardo Luini con la Madonna che allatta il Bambino, interessante anche per le parti che hanno perso l'intonaco e che rivelano il disegno sottostante.  Proseguendo ci troviamo nella sala dell'Arciconfraternita del S.S. Sacramento, con opere sul tema dell'Eucarestia del XVIII secolo.

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Una sala a parte contiene la Via Crucis e altri rilievi in gesso smaltato di Lucio Fontana, raro esempio di delicatezza e forza plastica della produzione giovanile. Di seguito la sala a crociera che presenta alcuni dipinti della fine del XVII secolo e alcune sculture  contemporanee di grande pregio della collezione di Walter Fontana: un nome tra tutti Giacomo Manzù, con un bassorilievo con S. Stefano.

La visita prosegue al 1° piano con la collezione  di sculture lignee Marcenaro e la meravigliosa Collezione Crespi: sono tutti preziosissimi dipinti su tavola dei secoli  XIV e XV a fondo oro.

Tra questi citiamo la S. Cecilia di Bernardo Daddi, del 1348. Girando l'angolo ci sono tre corridoi paralleli. Il primo ospita le collezioni di disegni Sozzani e Monti. Il secondo  opere della Diocesi dal XVI al XX secolo, e il terzo opere più antiche, fino al XVI secolo, e la collezione Pozzombelli. In fondo una stanza sola ospita la collezione Visconti. Tra i protagonisti di queste aree il Tintoretto con "Cristo e L'adultera", il Cerano con "La caduta di S. Paolo" e Francesco Hayez con una Crocefissione.

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Non bisogna dimenticare di scendere nell'ipogeo per ammirare un rilevante numero di opere di arredo liturgico. Si passa dall'oreficeria con pissidi, ostensori e reliquiari preziosi, a oggetti in avorio e altorilievi. Di fine manifattura segnaliamo uno stendardo processionale del XVIII secolo, ricamato e dipinto in velluto e raso di seta. 

Il museo promuove in maniera moderna il suo stesso sostentamento.  Sono sempre ben accette donazioni e lasciti, ed inoltre esiste una associazione di volontari operanti istituzionalmente all’interno: accolgono e assistono le scuole e i visitatori in generale, per ogni progetto o iniziativa proposta. Spesso sono ospitate associazioni culturali che presentano a loro volta cicli di conferenze o altre attività.  Inoltre il Museo offre i suoi spazi più appropriati come la Sala della Arciconfraternita del SS. Sacramento, la Sala Crociera e il Chiostro in affitto per eventi privati o aziendali.

Ma cosa si può vedere nel Museo Diocesano? La collezione permanente raccoglie opere di soggetto sacro: dipinti, sculture, oggetti di oreficeria, corredi liturgici e reperti archeologici. Sono tutte opere dal IV al XXI secolo che testimoniano la ricchezza della produzione artistica ambrosiana e dell’intensa attività collezionistica in ambito privato ed ecclesiastico. 

Museo Diocesano di Milano

Corso di Porta Ticinese 95, 20123 Milano

Orari: mar. - dom. ore 10:00 - 18:00. La biglietteria chiude alle ore 17:30. Lunedì chiuso

Biglietti: intero € 8, ridotto € 5. Martedì € 4.

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