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Le scuole di mutuo insegnamento

Le scuole di mutuo insegnamento sono state un impegno pedagogico della borghesia liberale, siamo negli anni che vanno dal 1819 al 1821, un periodo piuttosto breve, poiché provocarono la reazione delle autorità con la chiusura delle scuole.scuola old pix

Lo scopo della scuola era quello di diffondere il sapere e l'impegno concreto per il progresso industriale e agricolo, connessi in un quadro di istruzione del popolo mettendo in crisi i moduli della scuola tradizionale.

Le innovazioni prevedevano pluralità dei docenti e consentire una socializzazione della scolaresca; rafforzamento di quanto appreso prima di procede a nuove acquisizioni, scelta di nuovi e più efficaci strumenti di insegnamento e dei contenuti. Temi prevalenti furono legati alla dignità e alla giustizia.

Un personaggio dei più attivi promotori delle scuole di mutuo insegnamento, soprattutto nel contesto bresciano, fu Filippo Ugoni. A Milano esisteva la scuola lancasteriana di Santa Caterina, siamo nel 1820, visitata da personaggi come Federico Confalonieri, Luigi Porro Lambertenghi, Silvio Pellico e Lodovico di Breme. L'impegno didattico era agevolato dalla pubblicazione di una serie di libri di testo, fra i quali sillabari e catechismi, molto avanzati nei metodi e nei contenuti.

Questi i titoli di alcuni di questi testi:

  • Sillabario alla Lancaster con nuovo metodo, dell'Abate Camillo Raineri, edito a Cremona.
  • Introduzione alla lettura corrente italiana applicabile alle scuole di Mutuo Insegnamento, dell'Abate Giuseppe Bagutti, edito a Milano.
  • Piccolo Catechismo Storico dell'Abate Fleury della Storia Sacra ad uso delle scuole di Mutuo Insegnamento, edito a Milano.
  • Modo pratico per insegnare facilmente a leggere di un compendio di Storia Sacra, edito a Milano.
  • Sillabario Italiano, applicabile alle scuole di Mutuo Insegnamento, dell'Abate Giuseppe Bagutti, edito a Milano.
  • Lezioni di Aritmetica Semplice, metodo adottato nelle scuole di Mutuo Insegnamento, edito a Milano.

Del Sillabario e di quello inerente l'aritmetica vi erano pagine che venivano affisse alle pareti della classe, per agevolare gli studenti.

Non è possibile parlare della scuola di quell'epoca, siamo negli anni 1818-1859, senza rivolgere uno sguardo alla classe insegnante. Le buone qualità umane e la preparazione professionale richiesta in quegli anni dal regolamento in vigore erano spesso esigenze non realizzate. Maestre e maestri, specie nelle zone rurali, svolgevano il loro compito in condizioni personali e di lavoro indecorose, con scolaresche di più di cento alunni, in aule spesso di fortuna e precarie nel riscaldamento.

Spesso gli insegnanti, per poter campare, dovevano svolgere anche un altro lavoro; inoltre avvenivano licenziamenti di maestri perché ignoravano i rudimenti più elementari che volevano insegnare, addirittura la stessa lingua italiana, oppure perché ricorrevano a punizioni corporali degli alunni un po' troppo pesanti.

Una tabella riporta gli stipendi annuali dei maestri e maestre, da cui estrapolo quanto riporto più sotto:

Stipendio annuo dei maestri in una scuola di Gallarate, anno 1849-1857

  • 1849 – maestro elementare minore maschile, lire 700 annue.
  • 1849 – maestra elementare minore femminile, lire 320 annue.
  • 1852 – maestro elementare minore maschile, lire 750 annue.
  • 1852 – maestra elementare minore femminile, lire 320 annue.

STIPENDIO ANNUO DEI MAESTRI Distretto di Cuggiono, zona rurale

  • 1848 – maestro elementare minore maschile, lire 150 annue.
  • 1848 – maestra elementare minore femminile, lire 200 annue.

Purtroppo emerge una disparità tra maestro e maestra a mio avviso ingiusta. Si dovrebbe sempre premiare la capacità, al di là del sesso della persona.

Ecco narrato un altro pezzo di storia che aiuta a conoscere e comprendere il cammino italico.

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