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Trenord porta in Tribunale un comitato di pendolari: aveva fatto satira su video di auguri

Nel periodo natalizio Trenord ha diffuso un video “Cara Trenord” pubblicato su youtube https://www.youtube.com/watch?v=0bfMirHK290 nel quale veniva descritto il servizio ferroviario come efficiente.

mi mo al

L’associazione Mi. Mo Al.  ha ripreso il video sovrapponendo degli screen shot di ritardi e disservizi per evidenziare come la realtà dei viaggiatori fosse diversa dallo scenario descritto da Trenord.

Successivamente Trenord ha inviato una lettera di intimazione e contestuale richiesta di risarcimento dei danni e diffamazione e violazioni dei diritti di autore.

Riportiamo il precedente articolo come cronistoria: Un comitato fa satira su un video di Trenord, che denuncia e chiede il risarcimento dei danni

Dopo alcuni mesi di silenzio, l’ad di Trenord ha inviato tramite legale una citazione in giudizio presso il Tribunale per aver sfregiato il video di auguri natalizi.

Francamente nell’ambiente dei trasporti si pensava che Trenord non portasse avanti azioni legali, in quanto:

  • il video era stato subito rimosso dall’associazione dopo la lettera di intimazione;
  • non si sono verificati altri casi di “rielaborazioni” di video, che potessero portare a pensare a una recidiva da parte del comitato;
  • il clima di sfiducia dei viaggiatori nei confronti di Trenord è ai massimi, come si legge sulle pagine social;
  • i continui scontri tra Dirigenza Trenord e sindacati stanno portando scioperi mensili con gravi danni ai pendolari, che subiscono non solo i disservizi  ma anche perdite economiche sui lavoro per i ritardi.

Riportiamo il comunicato dell’associazione.

 Dopo sei mesi di silenzio l’AD di Trenord Marco Piuri ci ha inviato, tramite il suo legale, la citazione in giudizio presso il Tribunale di Milano per aver “sfregiato” il video di auguri natalizi “Cara Trenord” pubblicato su youtube, con la sovrapposizione di una tabella (Ufficiale e pubblica) con “presunti” ritardi e cancellazioni.

E’ vergognoso che una società con capitale pubblico (50% di Ferrovie Nord Milano e l’altro 50% da Ferrovie dello Stato ma gestita di fatto indirettamente da regione Lombardia) citi in giudizio una organizzazione di volontariato ODV, iscritta al registro provinciale e regionale, di pendolari, tutti volontari, che si autofinanzia con una tessera di 5 euro.

E’ la dimostrazione plastica dell’arroganza del potere di una impresa che, di fatto,  non deve rendere conto a nessuno perché il suo controllore ( regione Lombardia) è anche il proprietario, il gestore ed il committente del servizio dell’impresa stessa.

Abbiamo le spalle larghe e siamo tranquilli, continueremo a batterci in ogni istanza, sia in tribunale che sui media che in piazza. La nostra missione è quella di rappresentare i disagi e i danni  che i passeggeri subiscono in termini di ore perse e di relazioni famigliari sacrificate. I pendolari dovrebbero chiedere i danni a Trenord!

Chiediamo a tutti coloro che in questi quattro anni ci hanno seguito in quest’avventura di dimostrarci la propria solidarietà. Secondo quanto scritto sul testo della Citazione in giudizio, noi avremmo 1.434 follower. Noi crediamo che siamo molti di più, ma soprattutto crediamo sia un diritto dei cittadini di manifestare il proprio dissenso verso un servizio che è, a dir poco, IMBARAZZANTE, soprattutto sulle linee ferroviarie della Provincia di Pavia. Siamo cittadini non sudditi!

Confidiamo che Trenord abbondi questa strada intrapresa nei confronti dell’associazione.  Stiamo uscendo ad una pandemia e sarebbe opportuno riprendere il dialogo con i viaggiatori.

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