La chiesa più corta di Milano: storia e curiosità
Forse non tutti sanno che in via Giulini (angolo via Porlezza), in pieno centro, si trova una chiesa molto particolare. Si tratta della chiesa più corta della città di Milano. La struttura, nota come Chiesa dei santi Sergio, Serafino e Vincenzo, è una parrocchia Ortodossa gestita da Padre Dimitri, il quale la affittò nel 1996.
In realtà, il nome completo della parrocchia è Parrocchia Ortodossa di Milano "san Sergio di Radonez, san Serafino di Sarov, san Megalomartire Vincenzo, arcidiacono di Saragozza".
Padre Dimitri è il punto di riferimento della piccola comunità dell'Europa dell'Est (principalmente russa), che ogni domenica mattina si riunisce presso la chiesetta per partecipare alla celebrazione religiosa. Normalmente partecipano alla funzione domenicale circa duecento fedeli, mentre durante le altre celebrazioni, tipo le festività che capitano durante la settimana, e alla Vigilia notturna del sabato sera, di solito assistono circa trenta - quaranta fedeli. Gli appartenenti a questa comunità sono di religione Ortodossa e sono emigrati a Milano per lavoro.
Le dimensioni della chiesa sono davvero ridotte. Dodici metri di larghezza e sei di lunghezza, per un totale di settantadue metri quadri. L'altezza è di dodici metri.
L'altare si trova a destra del portone d'ingresso.
Un mattoncino Lego fuori posto...
A primo impatto, questa piccola chiesa mi ha fatto pensare alle costruzioni Lego. La prima cosa che mi è venuta in mente è stata un mattoncino Lego fuori posto o messo lì per sbaglio. Guardate la foto. Rispetto agli edifici circostanti questa chiesetta non c'entra nulla. Il colore in primis, e a seguire la forma, lo stile, le dimensioni, sono del tutto diversi. Per di più, la parrocchia di san Sergio, Serafino e Vincenzo, non è un edificio a se stante, bensì è come "appoggiato" a un altro. Questa immagine mi ha ricordato la caratteristica dei mattoncini Lego di essere staccati e riattaccati a piacimento.
Perché è così piccola?
Quello che vediamo oggi, è la parte superstite della chiesa benedettina "san Vincenzino" o Monasterium Novum, molto più grande e lunga dell’attuale, che però fu abbattuta nel 1964. La facciata della chiesetta di san Sergio, Serafino e Vincenzo è ciò che resta di quell'antico complesso monastico in stile tardogotico. Dopo l'abbattimento del Monasterium Novum ne restò una piccola parte che fu dedicata al culto di san Vincenzo.
Gli affreschi
All'interno è possibile ammirare degli affreschi cinquecenteschi del pittore Aurelio Luini, rappresentante dell'ultimo manierismo lombardo. Gli affreschi raffigurano le vicende di san Vincenzo di Saragozza e della Santa martire Orsola di Colonia. È presente, nella volta, anche un affresco di Bergognone, un pittore del Rinascimento, che rappresenta il Cristo Pantocrator. Altri affreschi si trovano sotto la chiesa, in un salone dedicato alle attività della parrocchia.
Un po' di storia e curiosità
La parrocchia dei santi Sergio e Serafino nasce il 10 novembre del 1983, ma la prima Divina Liturgia viene celebrata esattamente due anni dopo, il 10 novembre 1985. Prima la Divina Liturgia era celebrata in un'abitazione privata e in seguito in un appartamento preso in affitto. Dal primo giugno 1996 la Parrocchia ha trasferito la sua attività liturgica al piccolo tempio dedicato a san Vincenzo di Saragozza in via Giulini, ciò che rimaneva dell'antico Monasterium Novum sopra descritto, che ben presto sarebbe divenuta l'attuale Parrocchia Ortodossa di san Sergio, Serafino e Vincenzo.
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