Skip to main content

A 40 anni ti voglio dire che: il punto non è scordare il passato, ma è vivere nel presente

Ciao Carmen, ultimamente mi ritrovo spesso a pensare al passato, a chiedermi come sarebbe andata se avessi fatto scelte differenti o a dove sarei stata oggi se avessi accettato quel lavoro piuttosto che una città differente in cui vivere. Ci penso talmente tanto che a volte continuo anche nei sogni.

Insomma si può scordare il passato?

Laura G.

IL PASSATO È PARTE DI NOI, DI CIO' CHE SIAMO OGGIvivere nel presente pix

Ah mia cara Laura G. che bella domanda. Inizio subito a dirti che non ho la riposta!

E come si potrebbe mai cancellare ciò che siamo stati o ciò che non siamo stati?

Insomma, il passato fa parte di noi, è parte integrante dei nostri ricordi ma soprattutto, di ciò che oggi siamo.

Credo che i giorni passati siano come pezzi di un puzzle a sorpresa e senza foto che componendolo si fa fatica a capire dove andrà a parare, tantissime immagini apparentemente estemporanee che portano fuori il focus, ma poi piano piano andando avanti con i pezzi, o con gli anni restando nella metafora, diverrà una lunga strada, la strada della vita.

Quindi per far sì che questa strada sia lunga non si può togliere ma aggiungere, non si può cancellare ma comprendere e cercare pezzi per andare avanti. Bisogna dare spazio al puzzle ma non senza staccare dei pezzi altrimenti il puzzle non sarà mai completo.

QUALSIASI SIA IL TUO PASSATO, È NEL PRESENTE CHE RISIEDE LA SCELTA PER IL TUO FUTURO

Ora, è chiaro che la scelta di come costruire questa strada, di come costruire i tuoi giorni, cara Laura, spetti a te.

Puoi cercare i pezzi di contorno, puoi cercare i pezzi centrali, lasciare spazio per un lato e colmare l’altro o viceversa ma sebbene tu debba comunque ricordare quale pezzo hai aggiunto ieri per andare avanti in quello di domani, dovrai focalizzarti su ciò che stai facendo oggi, adesso e in questo istante, altrimenti non riuscirai a dare spazio alla tua strada, al tuo percorso.

Sai, ci sono teorie per la quale si dice che pensare troppo al passato significhi avere paura del futuro e teorie che invece affermano quanto restare nel passato significhi essere colmi di rimpianti e quindi in qualche modo restare la fermi, con la speranza inconscia di recuperare il tempo perduto o mai avuto.

Io non lo se e cosa rimpiangi e tanto meno conosco se e di cosa tu abbia paura cara pensatrice anche nei sogni, ma vorrei aggiungere un pensiero alla tua attenzione.vivere nel presente2 pix

LASCIAR ANDARE CIO' CHE È STATO, PERMETTE DI ASSAPORARE OGNI COSA BELLA CHE LA VITA TI DONA OGGI

Mentre nei tuoi sensi scorrono rimpianti, dubbi o semplicemente ricordi del passato, i tuoi respiri avanzano e si moltiplicano e assieme a essi anche le ore e i giorni e i mesi.

Potrebbe piovere e non ti accorgi del momento in cui il cielo ha cambiato aspetto;

potresti passare dinnanzi a un campo fiorito e non inebriarti di quei profumi;

potrebbe accarezzarti lo sguardo di uno sconosciuto e tu passi oltre senza sapere che sei stata accarezzata:

potrebbe continuare la vita e tu non essere la a viverla.

Ricordi belli o brutti possono far capolino, emozioni di gioia o di tristezza possono assalire, certezze o dubbi possono incombere ma in ogni caso, nulla è ancora li, e alcuni studi zen insegnano di come se stai nel "qui e ora", nel momento presente osservando il passato che arriva nei tuoi pensieri con atteggiamento benevolo, ti aprirai al presente aprendoti al mondo e a ciò che senti davvero mandando via dubbi e incertezze ritrovando la tua intimità più vera.

Perché è nel presente che risiedono tutti gli strumenti per essere chi davvero vuoi essere e per stare dove vuoi stare.

RIMPIANTI, RIMORSI, E NOSTALGIA ECCESSIVA FRENEREBBERO IL PERCORSO VERSO IL NUOVO, VERSO IL FUTURO

"Il passato ci appartiene, ma noi non apparteniamo al passato: noi siamo del presente. Costruiamo il futuro, ma non siamo del futuro."

Così dice Mahatma Gandhi, che se si fosse fermato a pensare a cose del suo passato, tipo il matrimonio forzato a 13 anni, l'adolescenza senza essere un allievo modello o il giorno in cui fu cacciato da un vagone in prima classe con regolare biglietto perché di colore, non sarebbe diventato l'attivista ben cinque volte nominato al premio Nobel per la pace.

Non lo sarebbe diventato se si fosse fermato a pensare troppo alla scelta di stare per 20 anni in Africa lontano dalla sua India o al matrimonio forzato o ad altre scelte fatte o non fatte nella sua vita.

Quindi a te cara Laura G., e a chi come te si ritrova a pensare troppo al passato, a oscillare tra i "se avessi" e i "se invece non avessi",donna con valigie pix

A 40 ANNI TI VOGLIO DIRE CHE:

non sprecare altro tempo a voler tagliare una parte che ha composto il tuo puzzle, non attendere che altri pezzi si compongano per inerzia e senza quel profumo di vita che solo vivere nel qui e ora diffonde, ma guardalo il passato, guarda quelle strade che ti hanno condotta fin qui.

Chiudi gli occhi, respira e accarezza ogni ricordo perché è te che stai accarezzando e allora senti il tuo battito e il suo suono, ascolta il tuo respiro e il suo farsi spazio, annusa tutti i colori che ti circondano e senza avere paura delle tue emozioni presenti resta li perché:

il punto non è scordare il passato, ma è vivere nel presente.

Hai una domanda per la nostra Emotional coach? Scrivi a Carmen che ti risponderà nella sua rubrica emozionale.

Potrebbe interessarti leggere anche:

A 40 anni ti voglio dire che: il fallimento non esiste

A 40 anni ti voglio dire che: L’amore vince su tutto

A 40 anni ti voglio dire che: scegliti e il mondo lo farà di conseguenza

Esiste il Per Sempre? Riflessioni sull'Amore e il Vivere nel Presente

Pin It