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Il cotogno: l’albero delle mele e delle pere

  • Barbara Lozzi

Il cotogno (Cydonia oblunga) è un albero di piccole dimensioni che produce frutti tipici autunnali: mele e pere cotogne.melacotogna

Sebbene il nome riporti alla mela e alla pera comuni, la varietà cotogna si differenzia da queste sia per la forma più irregolare, sia per il sapore acidulo, sia per la presenza di una peluria sulla buccia che scompare a maturazione raggiunta. Da questi frutti è possibile ricavare confetture, liquori e una particolare gelatina chiamata “cotognata”.

Esteticamente mele e pere cotogne non sono proprio belle da vedere e, proprio per questo motivo, spesso passano inosservate al reparto ortofrutta, dove è già difficile trovarle.

I frutti del cotogno, dato il loro gusto non particolarmente dolce, possono essere consumati cotti e addolciti a piacere, preferibilmente con poco miele, con zucchero di canna integrale o con la cannella. 

L’albero del cotogno è celebrato in una città lombarda, Codogno, la quale lo ha inserito addirittura nel proprio stemma. A Codogno è stato realizzato un progetto con lo scopo di sostenere la frutta minore che ha portato alla realizzazione di quasi 80 varietà di alberi di cotogno.

Quali sono i nutrienti presenti?

Contengono acqua, vitamine, fibre, e minerali di cui molto potassio. La mela cotogna, in particolare, essendo ricca di pectina, un gelificante naturale, si presta molto bene per la preparazione di confetture.

Confettura di mele cotogne (quantità da moltiplicare in rapporto)

1 kg di mele cotogne
500 gr. zucchero (a scelta se raffinato o di canna integrale)
Succo di limone

Procedura

  1. Pulire, sbucciare e tagliare a cubetti le mele;
  2. Riempire una ciotola d’acqua e versare del succo di limone; immergere i cubetti di mela in modo da non farli annerire;
  3. Mettere sul fuoco una pentola e versare i cubetti precedentemente sgocciolati e aggiungere un bicchiere d’acqua in modo da non far attaccare il prodotto alla pentola;
  4. Mescolare di continuo, a fuoco basso, e quando la polpa inizia ad ammorbidirsi aggiungere lo zucchero;
  5. Continuare a mescolare fino al raggiungimento della consistenza desiderata.

Nota bene

  • I vasetti di vetro, prima di essere utilizzati, vanno lavati e asciugati con cura; una volta riempiti verranno chiusi e capovolti per far formare il sottovuoto;
  • Effettuare la sterilizzazione: immergere completamente i vasetti pieni in una pentola d’acqua e far bollire per almeno 30 minuti;
  • Riporre al fresco i barattoli e prima di utilizzarli controllare se il tappo presenta un rigonfiamento o se premendolo si sente un “clic”: in tali casi gettare il barattolo intero perché si è formato del gas;
  • Lo zucchero di canna integrale ha un potere dolcificante inferiore rispetto allo zucchero normale raffinato, quindi il prodotto finale sarà meno dolce (ma più sano).

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