L.O.V.E. La scultura in Piazza Affari a Milano
Milano è una città ricca di Monumenti storico-artistici di altissimo valore, testimonianza della ricca storia del capoluogo lombardo attraverso i secoli.
Per chi ne ha sentito parlare ma non l’ha mai vista, o per chi curioso è andata a vederla oggi vi parlo di L.O.V.E., la scultura di Maurizio Cattelan nota per lo più come “Il Dito” collocata al centro di Piazza degli Affari a Milano, precisamente di fronte a Palazzo Mezzanotte, sede della Borsa.
Inaugurata il 23 settembre 2010 dal sindaco Letizia Moratti, l’opera realizzata tutta in marmo di Carrara è alta 4 metri e 60, per un totale di 11 metri complessivi se la si considera con il basamento; il suo nome è in realtà un acronimo di libertà, odio, vendetta, eternità, e raffigura una mano intenta nel saluto fascista che presenta tutte le dita mozzate quasi fossero state logorate e erose dal tempo ad eccezione del dito medio.
Quest’opera è stata spesso oggetto di discussione non solo per il gesto irriverente, in netto contrasto con lo stile classico e monumentale dell’opera, che sembra rivolgersi sia all'architettura di Palazzo Mezzanotte sia al mondo della finanza che esso rappresenta, considerando inoltre che Cattelan alla domanda dei giornalisti riguardo se il gesto fosse rivolto alla finanza responsabile della crisi economica, aveva risposto: "Soprattutto all'immaginazione, all'immaginazione di tutti quanti, di quelli che ce l'hanno".
Ma ricordo che si discuteva anche al riguardo del suo tempo di permanenza: si era previsto inizialmente che la scultura rimanesse nella piazza soltanto per due settimane, ma nel 2012 in seguito all'intervento dell’ex assessore alla cultura Stefano Boeri, la giunta Pisapia decise di lasciare la sua collocazione in via permanente nel cuore della finanza italiana, e non solo. Infatti il dibattito si era allargato alla possibilità di spostarla o meno da Piazza Affari, nonostante l’opera sia stata creata appositamente per quel luogo, un’opera site specific dunque.
Per quanto riguarda il cosa simboleggia, come ogni creazione d’arte contemporanea ha fatto porre l’interrogativo “Opera d'arte, non opera d'arte?”, ci si è interrogati sul cosa rappresenti, associata spesso ai temi della crisi economica e dell'eventuale protesta contro l'alta finanza; il 23 febbraio 2013 in occasione della Settimana della moda, alcuni attivisti di Greenpeace hanno pensato inoltre di coprire il dito con un guanto verde per provare a far soffermare l’industria della moda su tematiche ambientaliste.
Insomma si tratta di una scultura di rilievo, fonte e centro di interesse e di dibattiti. Non vi resta che recarvi in Piazza Affari, osservare l’opera e dirmi cosa ne pensate.