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Dove mangiare bene a Milano: vi portiamo in una trattoria toscana

Nella metropoli milanese non mancano sicuramente Ristoranti e Trattorie dove si possono gustare piatti saporiti e piacevoli. Questa volta vi voglio invitare a gustare la cucina di una trattoria, permettetemi però prima una breve precisazione. Dire trattoria non è affatto sminuire il locale, infatti, non pochi, preferiscono sentire il termine ristorante, magari pensando che rivesta un prestigio maggiore. Vi garantisco che ciò non corrisponde alla realtà, tanto è vero che nel sentire popolare dire trattoria è associare a una tavolata più intima, più famigliare, più da amici di “bisboccia”.

Proviamo allora a conoscerne l’etimologia:

Ristorante deriva dal termine ristorare, riconfortare specialmente lo stomaco.

Trattoria da trattore e dal latino “tractàre”, curare, e quindi nutrire, dare da mangiare. Il derivato trattoria è quindi il luogo dove si dà da mangiare per prezzo.

Si può così rendersi conto di come i due termini molto si assomiglino nel loro ruolo. Fatta questa precisazione riprendo il titolo e vi propongo la Trattoria Al Toscanaccio che, come si evince dal nome, prepara manicaretti legati alla ottima cucina toscana, ma non solo, poiché si “avventura” anche nella cucina milanese.  Consigliata la degustazione dei dolci della Casa, vera soddisfazione per il palato.trattoria toscanaccio milano

La Trattoria è aperta dal 1968, condotta dal signor Dino il quale ha trasmesso il suo sapere al figlio Davide che oggi porta avanti con capacità e amore questa avventura.  Il locale si presenta ordinato, pulito se pur modesto nell’arredamento, ma che non delude assolutamente l’ospite. Il gestore Davide è molto ospitale anche con i bambini mettendoli subito a proprio agio.

Due sono i piatti forti del locale: “il toscanaccio”, un ragù particolare della Casa la cui ricetta rimane un segreto, e la “tagliata alla fiorentina al coltello”, con aromi e … il resto è tutto da scoprire.

I prezzi sono molto buoni e abbordabili.

Il motto del  gestore si può riassumere così: rimanere una Trattoria a conduzione familiare dove l’ospite si possa sentire come a casa propria. Un motto che vi garantisco è pienamente rispettato.

Un altro motivo che si aggiunge all’invito di prenotare un pranzo o una cena Al Toscanaccio è quello che il locale si trova molto vicino all’Ospedale dei bambini Buzzi, e questo può favorire quei genitori che dovessero trovarsi in una situazione per cui debbano frequentare l’ospedale, che si trova in via Castelvetro, 28.

La trattoria si trova in via Piero della Francesca, 46 Milano – siamo in zona Sempione – facilmente raggiungibile anche con i mezzi pubblici. Il giorno di chiusura è il lunedì. Gli orari sono: dalle ore 12.00 alle 14,30 e dalle ore 19,30 alle 23,30.

Prima di concludere l’articolo, vi voglio presentare una ricetta tipica toscana, la Ribollita, che anche al Toscanaccio si può gustare.

Ricetta tipica toscana: la Ribollita 

INGREDIENTI:

 per 6 persone

  • 400 gr di fagioli cannellini secchi – (in scatola ne servono due)
  • 300 gr di pane toscano raffermo o pane casereccio a crosta spessa
  • 1 mazzo di cavolo nero
  • 1/4 di verza
  • 1 mazzo di bietole
  • 2 patate piccole
  • 3 pomodori pelati
  • 1 cipolla grande
  • 2 carote
  • 1 costa di sedano
  • rosmarino fresco
  • timo fresco
  • circa 2 lt di brodo vegetale oppure acqua calda
  • olio extravergine
  • sale
  • pepe (facoltativo)

Prima di tutto mettete a bagno i fagioli, almeno 12 h prima di procedere con la preparazione.

Una volta che i fagioli sono ammorbiditi, scolateli e lessateli in abbondate acqua e rosmarino.

Infine scolate i fagioli, conservando l’acqua di cottura e divideteli a metà. Una parte li tenete interi, un’altra parte frullateli .

Ponete da parte . Se volete preparate un po’ di brodo vegetale da aggiungere all’acqua dei fagioli.

Tritate finemente la cipolla, tagliate a pezzettini piccolissimi carola e sedano, soffriggete in un pentolone capiente con 3 – 4 cucchiai di olio per 1 minuto, aggiungete le patate tagliate a pezzettini e il timo fresco legato.

Lasciate rosolare 1 minuto, aggiungete i pomodori pelati, rosolate qualche secondo.

Infine aggiungete il cavolo nero pulito, lavato e tagliato, insieme alla bietola pulita taglia e la verza affettata.

Fate bollire, aggiungete l’acqua dei fagioli, coprite con un coperchio e lasciate sobbollire a fuoco dolce per 2 h circa, aggiungendo di tanto in tanto l’acqua calda dei fagioli o brodo vegetale caldo.

Trascorso il tempo indicato la zuppa ha assunto un aspetto cotto, le verdure in pezzi si saranno ammorbidite. Aggiungete la crema di fagioli.

Lasciate cuocere ancora 30 minuti. Aggiungete i fagioli interi, coprite con brodo caldo e lasciate cuocere a fuoco basso per 30 minuti.  Salate.

Riposo e “ribollire” la zuppa con aggiunta di pane raffermo

Utilizzate una pentola di coccio, se non l’avete, servitevi di una casseruola.

Aggiungete le fette di pane raffermo sul fondo e aggiungete sopra qualche mestolo di zuppa.

Ripetete l’operazione aggiungendo uno strato di pane e uno di minestra fino a riempire la pentola. chiudete con una pellicola e lasciate riposare la ribollita (da un minimo di 3 h fino al giorno successivo)

Aggiungete un paio di mestoli di brodo, un filo d’olio e cuocete di nuovo su fuoco basso nel coccio per circa 15 – 20 minuti, il tempo che si scaldi a sufficienza. Aggiungete ancora sale e pepe se necessario.

Ecco pronta la Ribollita. servitela calda, e consumatela in armoniosa compagnia.

 

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