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Mestieri scomparsi della vecchia Milano: arti ambulanti, voci e memorie

  • Redazione MilanoFree.it

Le arti e i mestieri ambulanti hanno segnato la vita quotidiana della Milano del dopoguerra. Figure oggi quasi scomparse che percorrevano cortili e strade “urlando” la propria offerta per attirare massaie e anziani: un mondo di semplicità e fatica che continua ad affascinare grandi e piccini.

L'arrotino detto 'el moletta' in una foto storica a Milano
El moletta (l’arrotino), simbolo dei mestieri ambulanti milanesi

I mestieri scomparsi della vecchia Milano

Di seguito una selezione di mestieri ormai rari o scomparsi, con i relativi approfondimenti:

Balie in Piazza Castello a Milano, fotografia storica
Balie in Piazza Castello, inizi ’900

Tra gli altri mestieri: la Balia, el barbee (barbiere), el becchee (macellaio), el cavadent (dentista), el cavagnin (venditore di cesti), el cervellee (salumiere), el ciappacan (accalappiacani), el ciapparatt (acchiappa-ratti), el daziee (esattore dei dazi alle Porte di Milano), el fruttiroeu (fruttivendolo), el lattee (lattaio), l’ost (oste), el pigottee (riparatore di bambole), el polliroeu (venditore di pollame), el ranatt (venditore di rane), el strascee (rigattiere/straccivendolo), el trombee (idraulico) e le mondine.

Vetturino-brumista a Milano nel 1915
El brumista (vetturino), 1915

Curiosità: il “caffè del genoeùcc”

Tra le figure più pittoresche, il venditore del “caffè del genoeùcc” sostava con un carretto ambulante e serviva caffè già filtrato da altri bar a prezzo popolare, offrendo una pausa economica a chi non poteva permettersi il consumo in caffetteria.

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